domenica 22 Dicembre 2024

Uil area Nord Toscana: a Massa Carrara c'è ancora molto da fare sul lavoro

“Industria, lapideo e turismo: a Massa Carrara c’è ancora tanto da fare per il lavoro, anche in quei settori che trainano maggiormente l’economia locale. Per questo il Primo Maggio anche noi saremo a Bologna, alla manifestazione nazionale dei sindacati: bisogna lottare e combattere per risollevare le sorti del nostro territorio e dei suoi abitanti”. E’ il segretario della Uil area Nord Toscana, Franco Borghini, a spiegare le ragioni che ancora oggi sono alla base del Primo Maggio, per scendere in piazza a sostegno delle battaglie dei lavoratori che vogliono vedere riconosciuti i propri diritti, a tutti i livelli. I numeri d’altronde non mentono e a livello locale, nella provincia apuana, la  crisi morde ancora forte, soprattutto fra i giovani. Nel 2018 sono sì diminuite le ore di cassa integrazione, circa 330.000 in tutto, ma è aumentato molto il ricorso ad altri strumenti e ammortizzatori sociali come il Fondo Integrazione Salariale, i fondi di solidarietà bilaterale, la Naspi (con migliaia di domande ai patronati nel corso dell’anno passato e che riguardano persone che hanno perso il lavoro, a tempo determinato o indeterminato). Senza dimenticare, poi, le domande di ‘dimissioni volontarie’: ben 850 quelle presentate al patronato Ital Uil di Massa Carrara nel 2018, certamente un segnale preoccupante sulla salute del lavoro a livello locale.

“E’ evidente – prosegue Borghini – che nella nostra provincia il lavoro ha tinte più scure che chiare e non si riesce a trovare il bandolo della matassa per uscire dalla crisi. Pensiamo alle cave, il settore più critico al momento: la situazione è in alto mare, dal punto di vista burocratico e legislativo. Ribadiamo la necessità di un confronto urgente con la Regione e le amministrazioni locali per poter definire meglio tutti i percorsi. L’industria stenta a rilanciarsi, al di là di poche eccellenze come Nuovo Pignone o Skf. Bisogna rivedere ruolo e forme di utilizzo della zona industriale, accelerare sulle bonifiche e su come mettere delle aree a disposizione della reindustrializzazione. Per quanto riguarda il porto, sinceramente ci aspettavamo un impatto maggiore e più importante da parte dei nuovi operatori che si sono insediati – sottolinea ancora il segretario Uil area Nord Toscana – Qualche assunzione c’è stata, per carità, ma le aspettative erano maggiori e speriamo che un vero slancio da parte dei 3 operatori presenti arrivi a breve”. Infine una nota sul turismo: “La nostra ambizione era quella di avere un settore turistico che andasse oltre la stagione estiva, che potesse durare tutto l’anno o quasi. E invece non ci siamo riusciti: un modo di fare turismo e commercio che da noi non riesce ad attecchire e a dare maggiore sviluppo” va avanti Borghini. Altro punto qualificante riguarda la sicurezza sul lavoro: per la Uil servono più partecipazione e prevenzione ma anche più controlli e pene più severe nel caso di reiterazione dei reati; puntare a una politica della sicurezza con il coinvolgimento di tutte le parti interessate che sono sindacati, aziende e istituzioni  “Questo il quadro della nostra provincia.  A tutti i lavoratori vanno gli auguri per un buon Primo Maggio ma è evidente che questa festa risolleva tanti problemi ancora irrisolti. Quindi invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione nazionale organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Bologna per ribadire la volontà di lottare per un futuro migliore, con lo slogan: lavoro, diritti, stato sociale, la nostra Europa”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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