martedì 29 Aprile 2025

Scuola, dagli psicologi toscani appello a riaprire ed evitare la dad

La scuola riapra e rimanga aperta: non si risolve l’emergenza sanitaria chiudendo le aule e recludendo bambini e ragazzi in casa”. L’appello arriva dall’Ordine degli Psicologi della Toscana: nessun rinvio alla ripresa delle lezioni in presenza. Non più sulla pelle di bambini, giovani e famiglie.

“La chiusura della scuola, con l’isolamento e l’impoverimento relazionale conseguenti, ha prodotto disagi psicologici importanti; già lo scorso anno sono aumentati tra i giovani e i giovanissimi episodi di autolesionismo, disturbi del comportamento alimentare, fobie sociali, problematiche relazionali, disturbi ansiosi e depressivi e quest’anno i numeri tendono a crescere” spiega la presidente Maria Antonietta Gulino. “Dobbiamo fare di tutto per non tornare alla didattica a distanza: la conoscenza e la crescita dipendono dall’incontro e dal confronto, dalle relazioni con gli altri, che sono altamente compromesse davanti a uno schermo”.
I rischi sono l’aumento di ansia, di aggressività in famiglia e fuori, l’isolamento e il ritiro sociale.
“Ai bambini viene a mancare il gioco con gli amici, il confronto e lo scontro costruttivo con gli altri, elementi che servono a fare quelle esperienze necessarie per creare i fondamenti della personalità. In particolare per gli adolescenti, è un periodo della vita in cui è importante stare con i coetanei e differenziarsi dai genitori: togliere loro le relazioni con i compagni, con il gruppo classe, con gli insegnanti, significa mutilarli e rallentare duramente il loro percorso di crescita. Sono stati come leoni in gabbia, hanno sacrificato a lungo la loro attitudine emotiva e relazionale, disattivarli ancora vuol dire non rispettare il loro percorso di vita e sottoporli ad uno stress psicologico non più sostenibile”.

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Quindi “dobbiamo incoraggiare l’apertura delle scuole, garantendone la sicurezza” conclude Gulino, ricordando che nella legge di Bilancio approvata dal governo sono previsti 20 milioni di euro per lo “psicologo a scuola”, per supportare il personale delle istituzioni scolastiche, gli studenti e le famiglie attraverso servizi di supporto psicologico per la prevenzione e per il trattamento dei disagi e delle conseguenze sociali derivanti dall’emergenza epidemiologica.
“Un segno che il governo sta investendo nella scuola: chiuderla adesso sarebbe un incomprensibile controsenso”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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