venerdì 4 Ottobre 2024

Scoperto con uno scooter rubato: cittadino marocchino con precedenti penali arrestato ad Avenza

Un uomo di 32 anni originario del Marocco, con vari precedenti penali alle spalle e ben otto nomi falsi, è stato arrestato nella notte di martedì scorso dai carabinieri che lo hanno pizzicato in giro per Avenza con una moto rubata una settimana prima in provincia di La Spezia. L’uomo è finito in carcere con l’accusa di ricettazione.
Ad incastrare il pregiudicato è stato il colpo d’occhio e l’intuito di una pattuglia dei carabinieri della stazione di Avenza che nel cuore della notte, mentre vigilava la zona fra viale XX Settembre e via Campo d’Appio, dove recentemente si sono verificati dei furti, ha notato la sagoma di una persona che stava parcheggiando uno scooter da città in un punto del marciapiede poco illuminato. Dopo aver visto l’auto dei carabinieri dirigersi verso di lui, l’uomo si è allontanato frettolosamente dalla moto e si è incamminato con atteggiamento disinvolto, voltandosi più volte per capire le intenzioni dei militari, che a quel punto si sono ulteriormente insospettiti.
Una volta raggiunto, l’uomo ha dichiarato di essere un trentaduenne originario del Marocco e di non avere con sé alcun tipo di documento, infatti ha consegnato alla pattuglia soltanto un foglio con le sue generalità, rilasciato pochi giorni prima sempre dai carabinieri, che lo avevano controllato e denunciato per clandestinità in Lunigiana. A quel punto, il nominativo dello straniero è stato inserito al terminale, dove sono risultati a suo carico una sfilza di reati contro il patrimonio e legati agli stupefacenti, commessi negli ultimi anni in diverse località della provincia di La Spezia, fino in Versilia. Inoltre, nel suo variegato curriculum di denunce e arresti, erano presenti ben otto alias, ognuno corrispondente ad una falsa identità che il trentaduenne aveva dichiarato in occasione di precedenti controlli delle forze dell’ordine.
Quando è stato riaccompagnato nel luogo dove poco prima era stato visto parcheggiare la moto, ha negato tutto, sostenendo che sicuramente c’era stato un errore e i militari lo stavano confondendo con un’altra persona. Il maldestro tentativo di negare l’evidenza ha trovato una spiegazione subito dopo, quando i carabinieri attraverso la targa dello scooter hanno scoperto che era stato rubato circa una settimana prima in provincia di La Spezia. L’uomo è stato quindi portato in caserma, dove i carabinieri gli hanno contestato il reato di ricettazione, e visti gli indizi raccolti a suo carico, ravvisando un concreto pericolo di fuga essendo il trentaduenne clandestino e senza fissa dimora, hanno proceduto ad un fermo e lo hanno arrestato.
Il pubblico ministero Alessia Iacopini, informata dell’operazione, ha disposto di accompagnare l’uomo in carcere, dove si trova tuttora detenuto, visto che il Gip Giovanni Maddaleni, dopo la convalida del fermo, ha confermato la stessa misura cautelare.
Nel frattempo, la moto rubata è stata restituita al legittimo proprietario che quasi aveva perso le speranze di poterla riavere indietro. Inoltre, i carabinieri hanno approfondito ulteriormente le indagini e hanno scoperto che una decina di giorni fa l’uomo aveva aggredito e minacciato una signora di Sarzana che lo aveva sorpreso munito di tanica e tubo di gomma mentre stava rubando il carburante da un’altra moto che la donna aveva parcheggiato nel cortile del locale dove lavora. La donna in quel frangente era riuscita ad annotare il numero di targa della moto utilizzata dallo trentaduenne per darsi alla fuga, che poi è risultata essere proprio quella dello scooter rubato. Di conseguenza, è scattata un’altra denuncia per rapina impropria, destinata alla Procura della Repubblica di La Spezia.