Su 237 progetti presentati in Italia al Ministero per la Transizione Ecologica, relativi alla linea C del Pnrr (impianti innovativi), i progetti presentati da Ato Toscana Costa e redatti da Retiambiente si sono classificati al quarto e al sesto posto, con acquisita la ragionevole opportunità che vengano interamente finanziati.
Al quarto posto, nella graduatoria nazionale si è classificato l’impianto per il trattamento di prodotti assorbenti personali (pannolini e pannoloni), localizzato nel comune di Capannori; al sesto posto nazionale, si è classificato l’ impianto per il trattamento di terre di spazzamento ed alghe, previsto nel comune di Cecina.
La collaborazione tra Ato Toscana Costa, Retiambiente e i comuni interessati agli interventi ha quindi ottenuto un rilevante successo, che si auspica possa essere confermato nella graduatoria definitiva, resa nota dal Ministero nei prossimi giorni.
L’impianto di Capannori, quarto nella graduatoria nazionale e primo in quella toscana, è valorizzato per oltre 15 milioni di euro, mentre l’impianto di trattamento previsto a Cecina vede un importo di circa sette milioni di euro, che a graduatoria definitiva saranno erogati a fondo perduto dal Mite, impegnando Ato e Retiambiente a realizzarli entro il 2026.
Ato a Retiambiente esprimono quindi grande soddisfazione per il risultato ottenuto, che si somma a quello registrato e già ottenuto sulla linea B (impianti per il trattamento dell’organico e rifiuti umidi a Massa-Carrara, primo in Toscana nella linea B).
Questi successi costituiscono un buon viatico anche per ciò che riguarda la linea A, ovvero quella destinata ai progetti più propriamente legati alla raccolta e che sarà pubblicata il 20 novembre.
“Esprimiamo grande soddisfazione anche per la natura innovativa di questi progetti – ha commentato il direttore dell’Ato Toscana Costa, Alessandro Mazzei – Stiamo parlando di impianti molto utili al nostro territorio. Quello riguardante le alghe risponde alle esigenze di un territorio anche ampiamente costiero. L’altro, dedicato a pannolini e pannoloni, sarà uno dei primi in grado di valorizzare un materiale presente nella quotidianità di molti cittadini. Un9a volta di più, perciò, si conferma l’ottimo gioco di squadra tra Retiambiente ed Ato, finalizzato ad ammodernare tutta la nostra area dal punto di vista industriale ed ecologico”.
“Questo risultato a livello nazionale – ha aggiunto il coordinatore del comitato unitario per il controllo analogo di Retiambiente, Marco Pinelli – ci aiuta ad avere ulteriore fiducia nel percorso ambientale e industriale che è stato intrapreso. Esprime inequivocabilmente la competenza e la capacità progettuale, oltre che la visione industriale di Retiambiente, anche attraverso la competenza dello staff ingegneristico. Ciò sottolinea inoltre l’importanza di un approccio comprensoriale, che la società è capace di esprimere, aumentando quindi la possibilità di successo in queste proposte, che sarebbe stata improbabile ottenere diversamente o in modo disomogeneo”.
“Laddove fossero confermate le graduatorie della linea B e C, Retiambiente potrebbe contare su circa cinquanta milioni di euro a supporto degli investimenti previsti nel piano industriale, nella misura complessiva di 170 milioni di euro”. E’ la dichiarazione del presidente di Retiambiente, Daniele Fortini, che prosegue: “Questo vuol dire che quasi il 30% degli investimenti necessari alla modernizzazione del ciclo dei rifiuti dell’Ato Costa sarà acquisito a costo zero, evitandone la ricaduta sulle tariffe pagate dai cittadini. E’ importante rimarcare la qualità dei progetti che abbiamo presentato e che sono stati coordinati dai migliori professionisti di Retiambiente e dai tecnici delle società del gruppo. Abbiamo fiducia sul fatto che l’evoluzione di Retiambiente dimostri l’utilità del ‘fare insieme’ e la convenienza che ne deriva per tutti”.