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Ripartono le attività presso UIL-FPL, arriva uno sportello anti-mobbing e formazione

Corsi di formazione e sportello anti-mobbing: riparte con slancio l’attività della sede Uil Fpl in via Massa Avenza, inaugurata lo scorso anno prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia.

Prima di tutto sono iniziati i corsi, in parte in presenza e in parte a distanza, a cominciare da quello che serve a formare i candidati che vogliono partecipare al concorso pubblico bandito da Estar, ente di supporto tecnico amministrativo regionale, per Operatore socio sanitario: “La selezione sarà durissima – sottolinea il segretario Uil Fpl, Claudio Salvadori -. Per istruire al meglio i candidati, Uil Toscana e l’agenzia formativa Opes Formazione hanno organizzato un corso di preparazione in modalità telematica a distanza. Il requisito essenziale di accesso è il possesso dell’attestato di qualifica di Operatore Socio Sanitario. Il nostro corso serve a formare al meglio i candidati: offriamo lezioni frontali videoregistrate fruibili e scaricabili da una piattaforma di e-learning dedicata con tutto il materiale didattico necessario (dispense, slide, audiovisivi, ecc.)”.

La parte in presenza è stata supportata dal responsabile regionale del terzo settore, Beatrice Stanzani, e da Alessandro Bottai. Ed è solo l’inizio, o meglio la ‘ripartenza’ perché l’obiettivo è di potenziare da subito le attività per rendere l’ufficio formazione un punto di riferimento a livello provinciale e non solo. “Formazione di alto livello, accreditata a livello nazionale, per chi già lavora e chi no, per prepararsi ai concorsi pubblici e per far crescere la professionalità dei dirigenti sindacali”, prosegue Salvadori che poi mette in luce una vera e propria peculiarità della sede di Massa: “Lo sportello anti mobbing e straining della Uil Fpl a Massa Carrara è nato con il supporto del responsabile nazionale anti mobbing Uil Fpl, Disma  Angelo Garofalo che proprio nei giorni scorsi è tornato a fare un corso di formazione a un gruppo di rsu contro un fenomeno subdolo che con la pandemia si è acuito ancor di più. Abbiamo continuato a ricevere segnalazioni su casi di mobbing e straining e a questi lavoratori vogliamo dare un supporto alle persone che vada oltre alla semplice raccolta della denuncia, con i professionisti di riferimento la cui opera è di volta in volta è necessaria. Vogliamo farlo crescere per farlo diventare un punto di riferimento per i lavoratori che subiscono o credono di subire queste vessazioni”.

Redazione
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