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Prestazioni professionali per procedimenti amministrativi, via libera alla Pdl sull'equo compenso. Bugliani (Pd): "Pieno riconoscimento del loro valore economico e sociale"

“Assicurare il pieno riconoscimento del valore sociale ed economico delle prestazioni professionali acquisite dalla Regione e dagli enti del sistema regionale e anche delle prestazioni professionali rese in occasione di istanze presentate alla pubblica amministrazione da privati cittadini e imprese”. Via libera alla proposta di legge in materia di equo compenso che segue la decisione della Giunta che detta indirizzi alle strutture regionali e agli enti dipendenti in materia di procedure di acquisizione di servizi professionali. Ad annunciarlo è il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani.

“In particolare- spiega illustrando in aula il provvedimento – nelle procedure di acquisizione di servizi professionali dovrà essere assicurato ai professionisti un equo compenso in proporzione alla quantità, alla qualità, al contenuto e alle caratteristiche delle prestazioni richieste, come previsto dalla normativa nazionale, ovvero sulla base dei parametri prefissati con decreti ministeriali relativamente alle diverse professioni. Nel caso di professioni per le quali non siano stati approvati specifici parametri, il compenso – prosegue Bugliani- è determinato con riferimento a prestazioni similari, anche se rese da categorie professionali diverse”.

La norma specifica che la procedura dev’essere impostata in modo tale da evitare il ricorso a criteri di valutazione dell’offerta che possano risultare potenzialmente idonei a creare uno squilibrio fra prestazioni professionali rese e compensi. Inoltre, si rimarca l’esigenza di valutare le singole clausole dello schema di contratto per evitare di incorrere in clausole di natura vessatoria, come definite dalla normativa professionale forense. Nel caso di presentazione di istanze autorizzative o di intervento diretto previste dalle norme e dai regolamenti regionali, provinciali e comunali, la stessa dovrà essere corredata, oltre che da tutti i documenti e gli elaborati previsti dalla normativa vigente, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, con la quale, a pena di improcedibilità, si attesta di aver regolarmente sottoscritto lettere di affidamento di incarico con compensi proporzionati alla quantità, alla qualità, al contenuto e alle caratteristiche delle singole prestazioni rese e con termini certi per il pagamento dei compensi pattuiti- conclude Bugliani- Per maggior tutela di tutti con un emendamento abbiamo richiesto l’adozione di linee guida da parte della Giunta e subordinato l’entrata in vigore della legge alla loro adozione”.

Per il capogruppo PD Leonardo Marras: “Si tratta del riconoscimento di un diritto. Le professioni in Toscana – spiega Marras – hanno ottenuto un diritto sacrosanto e hanno trovato in Regione un baluardo per la difesa dei diritti”.

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