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Presentato a Casola il libro "La Sabbia di Herat" edito dalla cassa editrice Altaforte, Anpi: "Inacettabile"

La Sezione Anpi di Casola Fivizzano “Hans e Sophie Scholl” esprime tutto il suo sdegno, per la presentazione del libro di Chiara Giannini, Come la sabbia di Herat, edito da Altaforte, il 2 agosto scorso a Casola in Lunigiana. Questa società editoriale si definisce una casa editrice sovranista, quindi contro l’Unione Europea, contro l’integrazione dei migranti, contro ogni pensiero vagamente progressista e socialdemocratico. “Noi, non possiamo accettare che in un Comune come il nostro – si legge in una nota stampa -, insignito di medaglia d’oro al merito civile per l’Eccidio del Castello di Regnano, in una terra dove sono stati uccisi 15 partigiani e fatti 7 rastrellamenti dalle truppe nazifasciste, una casa editrice di estrema destra, possa venir invitata da un Sindaco, che fino a prova contraria ha giurato di espletare al meglio il proprio mandato sulla Costituzione Italiana, una costituzione antifascista!”.
“Vogliamo poi ricordare al Sindaco Ballerini ed a tutta la sua giunta che il proprietario della casa editrice Altaforte, tale Francesco Polacchi, è stato il responsabile nazionale di Blocco Studentesco, associazione nazionale di estrema destra ed è un attivista di CasaPound dal 2004. Nel 2008, lo stesso, è stato condannato ad un anno ed otto mesi per gli scontri in Piazza Navona del 29 settembre 2008. In quell’occasione, alcuni membri del Blocco Studentesco con caschi e passamontagna si scontrarono con studenti di sinistra urlando “duce, duce” e lanciando fumogeni, tavolini e sedie. Il bilancio fu di quattro feriti, due arrestati e 17 fermi”.
“La Giunta di Casola in Lunigiana ed il sindaco Ballerini, non sono di certo dei liberali, crediamo che non sappiano nemmeno cosa voglia dire essere un liberale, e ciò lo conferma il loro comportarono tenuto con la Sezione Anpi di Casola Fivizzano. Circa 3 anni fa, la Sezione aveva avuto il via libera dall’Istituto Comprensivo di Fivizzano che gestisce le scuole di Casola in Lunigiana, all’intitolazione di un’aula delle locali scuole a Domenico Azzari, partigiano della III Brigata Garibaldi “La Spezia”, purtroppo, l’ultima parola doveva essere data al Sindaco Ballerini e alla sua Giunta e malgrado le nostre lettere, lo stesso non ha mai permesso che venisse intitolata l’aula all’Azzari. Forse il signor Ballerini si sente più a suo agio con Altaforte che con l’ANPI, noi siamo i nipoti di coloro che hanno combattuto per la libertà d’Italia e non saremo mai ne’ sovranisti, ne’ amici di Salvini, ne’ estimatori di Altaforte!”.
“Con la presente esprimiamo tutta la solidarietà al gruppo di minoranza Consiliare nelle persone di Giuliano Lombardi, Franco Tanzi e Dennis Canalini, per aver letto una dichiarazione contro la presenza di Altaforte a Casola, nel Consiglio Comunale del 31 luglio scorso”.

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