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Pontremoli barocca: un viaggio alla scoperta del barocco pontremolese

Oggi, domenica 16 aprile è un giorno importante per la cittadina di Pontremoli. Infatti in questa giornata, nel corso dell’evento “Pontremoli Barocca”, aprono le porte al pubblico palazzi e chiese normalmente non visitabili.

Gli studenti del comprensorio pontremolese, molto preparati, si prestano a fare da ciceroni per raccontare le bellezze di questi luoghi nascosti alla vista, ma che possiedono un altissimo valore storico, culturale e artistico. La visita è libera, ma il primo edificio sull’elenco è il palazzo Dosi Magnavacca, costruito tra il 1742 e il 1749 dai marchesi Dosi, ricchi mercanti padani e oggi appartenente alla famiglia Magnavacca che lo acquistò nel 1931. La struttura fu disegnata dall’architetto e pittore Giovanni Battista Natali, che ne affrescò anche gli interni.

L’atrio al pian terreno presenta un cortile da dove si evince l’intreccio tra la cultura e gli affari, nonché il commercio. Le colonne consentono una prospettiva che amplifica le dimensioni di tutto l’atrio e del portone in pietra. Le stanze superiori, alle quali si accede tramite una scala in marmo di Carrara, sono ricoperte di pregiati affreschi ritraenti scene mitologiche, specialmente nel salone di rappresentanza, ritraenti rapimenti e “L’allegoria della Val di Magra”. In seguito si può visitare il Teatro della Rosa edificato tra il 1739 e il 1773, contemporaneamente all’istituzione dell’omonima accademia. Gli interni furono affrescati dal pittore Antonio Contestabili, insieme al sipario che ritrae una danza bucolica di Ninfe e Fauni. Il teatro fu oggetto di numerosi restauri fino alla chiusura alla fine degli anni ’70 e la riapertura nel 1998. 

A seguire si può visitare il giardino di Palazzo Negri Dosi, edificio costruito nella metà del ‘600 dalla famiglia Negri. Il Palazzo stesso è una pregevolissima residenza, più definibile di campagna che di città, con un porticato dalle linee severe e una facciata che media il gusto tardomanieristico con quello del primo barocco. Il belvedere del palazzo fu progettato dall’architetto Giovan Battista Natali tra il 1732 e il 1738. Su Piazza della Repubblica si affaccia il Palazzo Pavesi – Ruschi Noceti, attualmente abitato dalla famiglia Ruschi. Il palazzo fu edificato per volere della famiglia Pavesi che acquistò in diversi momenti più palazzi adiacenti, con lo scopo di possedere un unico grande palazzo che rappresentasse la magnificenza della famiglia.

Il progetto di unificazione dei vari stabili fu eseguito ad opera dell’architetto Giovanni Battista Natali. I muri interni del palazzo sono quelli originali del tempo. Anche in questo edificio le camere superiori presentano un ingresso con una galleria affrescata con quattro colonne per ogni lato, due porte settecentesche che si affacciano su armadi a muro. L’arredamento è di tipo ottocentesco. Caratteristiche di questo palazzo è il possedere camere di diversi stili. Ad esempio è presente una camera “rossa”, con lo stile settecentesco e una camera arredata in stile Impero. Il palazzo venne occupato dai nazisti durante la II guerra mondiale e gli oggetti di valore al suo interno si salvarono grazie al sacrificio di un fattore, fedele alla famiglia.

Infine è possibile visitare l’Oratorio di Nostra Donna, ovvero una chiesa in stile Rococò, situata sulla sponda del Magra, sorta originariamente nel XVI secolo e poi ricostruita da Giovanni Battista Natali dopo la piena del fiume che l’aveva distrutta nel 1732. L’interno è riccamente decorato, con una scultura della Vergine del Ponte e gli affreschi di Sebastiano Galeotti. E’ presente anche un organo a canne risalente al XIII secolo dotato di 16 registri. Questa manifestazione è stata resa possibile grazie al Comune di Pontremoli, a Sigeric e all’associazione “Farfalle in Cammino”.

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