Nuovi arredi per il day hospital oncologico di Fivizzano - day hospital, Fivizzano

Nuovi arredi per il day hospital oncologico di Fivizzano

Si è tenuta oggi (28 agosto 2025), nella sede del DH oncologico dell’ospedale di Fivizzano, la cerimonia d’inaugurazione dei nuovi arredi destinati alla sala d’attesa, donati dall’associazione “Il volto della speranza”.

Come evidenziato dalla presidente dell’associazione, Ilaria Bugliani, gli arredi sono stati acquistati, grazie alla generosità dei numerosi benefattori di questa importante realtà associativa, presente sul territorio da oltre 40 anni, e all’impegno dei volontari impegnati nelle numerose iniziative promosse a sostegno della raccolta fondi.

La presidente ha inoltre ringraziato la responsabile del DH oncologico Paola Pacetti e tutto il suo team per il prezioso lavoro garantito quotidianamente, a beneficio di tutta la cittadinanza.

Questa donazione non è la prima a sostegno della struttura oncologica lunigianese che, già in precedenza, ha ricevuto altri strumenti, sempre destinati a migliorare le terapie e il comfort delle pazienti e dei pazienti.

Il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti ha ringraziato, a nome di tutta la comunità, l’associazione “Il volto della speranza” per la sensibilità e la costante vicinanza. Ha inoltre voluto esprimere gratitudine nei confronti della dottoressa Pacetti per le cure e il sollievo portato alle persone assistite.

Un’emozionata Paola Pacetti, responsabile dei DH oncologici lunigianesi, ha ringraziato, infine, le persone presenti e ha portato i saluti del direttore dell’Oncologia dell’ambito di Massa Carrara, Andrea Mambrini.

Grazie al dono del “Volto della Speranza” è stato quindi migliorato ulteriormente, e in maniera davvero significativa, il comfort e l’accoglienza assicurati all’interno della sala d’attesa del DH oncologico fivizzanese.

La dottoressa Pacetti ha inoltre voluto ricordare l’impegno di tutti i professionisti sanitari che, nei 15 anni di apertura della struttura, hanno sempre dimostrato responsabilità per il proprio lavoro e senso di appartenenza.

Nel tempo il servizio, anche se posizionato in una zona interna, è riuscito ad ampliarsi, garantendo cure di prossimità, anche grazie all’importante integrazione con gli altri centri di riferimento.

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