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Non Una di Meno La Spezia: campagna di crowdfunding per la visita ginecologica solidale

“L’emergenza Covid-19 ha fatto venire a galla le crepe di un sistema già ampiamente in crisi. Non ci stupiscono le dichiarazioni, riportate da Ansa, del procuratore regionale della Corte dei Conti della Liguria ‘il sistema sanitario ligure ha un costo pro-capite molto elevato, e non finanzia la qualità delle prestazioni, ma, finanzia l’inefficienza del sistema sanitario, il quale, a sua volta, eroga prestazioni di media-bassa qualità'”. A dichiararlo è il gruppo Non Una di Meno La Spezia che lancia una raccolta fondi per visite ginecologiche alle donne che non possono permettersela.

“Le scelte politiche del governatore – prosegue il movimento femminile riferendosi a Giovanni Toti – impediscono da marzo di prenotare una visita ginecologica e gli screening presso il consultorio pubblico, mentre risultano garantite solo le emergenze previo appuntamento. Per questo motivo molte donne hanno dovuto rinunciare a una visita ginecologica oppure si sono dovute rivolgere a un privato, ma non tutte possono permettersi di affrontare i costi medi di una visita; parliamo di una cifra che si aggira attorno ai 100-140 euro.
Come Non Una di Meno La Spezia, abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding su Produzioni Dal Basso perché vogliamo creare una cassa mutua, un’alternativa completamente gratuita, per aiutare quelle donne che al momento non possono sostenere i costi elevati di visite e screening effettuati fuori dal settore pubblico né attendere eccessivamente per un appuntamento”.

Per le donne interessate a usufruire della visita ginecologica solidale ci sono indicazioni da seguire: “Contatta Non Una di Meno La Spezia per prenotare la tua visita ginecologica interamente coperta dalla cassa mutua presso Aied Consultorio La Spezia: SMS/Whatsapp 3534077275, mail [email protected] o tramite i nostri canali social”.Per sostenere la campagna di crowdfunding è possibile contribuire con una donazione libera, se non fosse possibile Non Una di Meno chiede di condividere il link http://sostieni.link/25508 sui social.

“Questo crowdfunding – spiegano dal gruppo – vuole essere un primo strumento di emancipazione e consapevolezza. Vogliamo ripartire da noi stesse, dai nostri bisogni e dai nostri desideri mettendo in comune l’energia e gli strumenti per lottare insieme e non lasciare indietro nessuna!
Non lasciamo indietro le nostre sorelle che adesso, più che mai, non devono essere costrette a scegliere tra il fare la spesa, pagare le bollette e la loro salute. Non devono pagare sulla loro pelle la mancanza di un servizio sistematicamente indebolito e, durante questa crisi, perfino sospeso”.

“Lottiamo per un’educazione sessuale all’altezza dei nostri desideri, contraccezione gratuita ed eliminazione della TamponTax; per una sanità pubblica laica, obiettori e ProLife fuori dalle strutture sanitarie pubbliche e dalle farmacie.
Lottiamo per l’accesso gratuito all’assistenza sanitaria per IVG, gravidanza e parto indipendentemente da cittadinanza e documenti.
L’emergenza non sospende il diritto alla salute e il diritto alla salute riproduttiva!
Oltre l’emergenza Covid-19 vogliamo l’estensione immediata dell’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica fino alla nona settimana e senza ricovero, la somministrazione della RU486 anche nei consultori pubblici oltre che negli ospedali, il potenziamento e – concludono – il rifinanziamento della rete dei consultori pubblici e laici e dei servizi socio-sanitari territoriali”.

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