È in partenza il progetto che farà del turismo lento una Comunità nuova, nell’ottica della rigenerazione: è questo il progetto a cui GAL Lunigiana ha assegnato circa 300mila euro nell’ambito dell’ultima programmazione Leader.
Presentato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano in partenariato con CAI Fivizzano, Associazione Operatori Turistici della Lunigiana (AOTL), Istituto Valorizzazione dei Castelli ed Unione dei Comuni, il progetto prevede una serie di interventi nell’ambito della già esistente rete sentieristica e programmazione. Per Fausto Giovanelli, presidente del Parco Appennino, «è un progetto multi-tasking e -direzionale, utile e soprattutto inserito in una progettualità già esistente, ben visibile nelle certificazioni europee ottenute come nei progetti in corso – non ultimo Upvivium, concorso per la promozione della riserva tramite i settori alimentare e ristorazione che vedrà Podere Conti a rappresentarci in finale. Grazie al GAL abbiamo avuto quest’opportunità, messo insieme un partenariato pubblico-privato importante: in realizzazione piccole cose, preziose».
Cosa prevede. In primis, il potenziamento della rete escursionistica esistente tramite azioni specifiche – sulla Via del Volto Santo e sul sentiero di Aiola in particolare – poi tramite un piano di manutenzione annuale, una nuova cartellonistica, interventi per migliorare rifugi e bivacchi della riserva cioè il Rifugio Mattei e i bivacchi (già attenzionati) del Comune di Bagnone. In secondo luogo, il censimento delle attrattive del territorio con creazione di database e particolare focus (naturalmente) sulle attività outdoor e le esperienze. Poi la realizzazione della prima mappa digitale dei sentieri 1:25.000 a cura di GeoMedia per Associazione Operatori Turistici della Lunigiana, mappa che verrà resa disponibile gratuitamente al loro sito web (VisitLunigiana.it). Infine, ma non ultimo, un progetto che mette insieme castelli e sentieri grazie all’opera di cartellonistica e audio-guida a cura di Istituto Valorizzazione Castelli, tra i partner. L’idea è quella di proporre tutti gli anelli tradizionali ed anche anelli alternativi per “cammini nei cammini” che possano coinvolgere turisti e local in un’idea di turismo lento, escursionistico, sostenibile, dando loro tutti gli strumenti utili a questo tipo di scoperta, ricercata, esistente. Spiega Giovanelli: «La Lunigiana negli ultimi anni ha già registrato una crescita del turismo, qualitativa e quantitativa, importante. Il progetto andrà a risolvere questioni già aperte, intervenendo sull’infrastruttura – attrazione. Il Parco, in questo senso, funge soprattutto da facilitatore di relazioni e realizzazione di nuove possibilità concrete, coordinando un team di persone attorno a un obiettivo comune. Lavorando su quella Via del Volto Santo su cui da anni abbiamo scelto di investire».
Il progetto, completato entro marzo 2025, è uno dei selezionati nell’ambito dell’ultima programmazione Leader, slittata anche per il dilatarsi dei tempi dovuti agli anni delle pandemie. Per Roberto Galassi, presidente del GAL Lunigiana, il progetto si inserisce appieno nelle misure, risorse e programmazioni Gal e Leader, già da anni attente e ai cammini storici e ai progetti di rigenerazione delle comunità, ambito scelto da diverso tempo da Regione Toscana per lo “sviluppo rurale”. «Questo, come gli altri, è progetto di valore che siamo felici di andare a realizzare, da tempo puntando sull’aggregazione di soggetti ed idee. Per il nostro territorio è ora un momento molto particolare, dal momento che proprio mentre stiamo lavorando alla nuova programmazione vanno a compiersi e chiudersi anche i progetti della vecchia programmazione. Nel complesso un risultato, economico e progettuale, significativo, importante». Diversamente da quanto spesso si dice, l’attività Gal dimostra d’essere attenta e, come dice Giovanelli, molto spesso puntuale: di saper gestire, spendere (e rendicontare) tutte le risorse a disposizione.