I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Massa Carrara, nel corso di indagini in materia di contrasto alla commercializzazione di prodotti con marchi contraffatti, hanno scoperto, nel comune di Fosdinovo, due siti di stoccaggio clandestini.
I due magazzini erano nella disponibilità di un’unica ditta individuale di vendita di prodotti on-line, il cui titolare proponeva in vendita i propri articoli tramite il noto portale di commercio elettronico eBay, disponendo anche di un proprio sito web. L’attività di intelligence e di monitoraggio delle offerte consultabili in rete ha dapprima consentito di identificare l’operatore, presente sulla piattaforma on line con profilo di venditore professionale. Successivamente, i finanzieri, attraverso sopralluoghi e pedinamenti, sono riusciti ad individuare i luoghi di deposito della merce, ubicati in una zona periferica di Fosdinovo.
Il titolare della ditta, un cinquantaduenne del luogo, disponeva di una vasta gamma di calzature dei modelli più recenti e articoli di abbigliamento confezionati in un packaging accurato e riportanti noti marchi, tra cui Adidas, Nike, Converse e Ralph Lauren. La contraffazione dei prodotti, di non facile riconoscimento a prima vista, è stata confermata dall’esame effettuato dai periti delle case produttrici appositamente interpellati.
Il responsabile non è stato in grado giustificare la legittima provenienza della merce, fornendo scarne indicazioni circa la provenienza dei prodotti da Paesi dell’Est Europa, circostanza che conferma la natura illecita dell’attività commerciale. L’operazione ha portato al sequestro complessivo di 5200 articoli tra calzature, felpe, tute, t-shirt e materiale per il confezionamento e alla segnalazione a piede libero alla Procura della Repubblica di Massa del titolare della ditta per il reato di vendita di prodotti con marchio di fabbrica contraffatto.
I dati acquisiti verranno utilizzati per gli approfondimenti del caso sotto il profilo fiscale. L’indagine ha consentito di interrompere un’attività di commercio parallelo illegale, confermando l’attenzione che la guardia di finanza rivolge verso i fenomeni di alterazione del mercato, anche a tutela dei consumatori, in tutto il territorio provinciale.