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Massa, soddisfazione dell'amministrazione comunale per i passi avanti fatti nell'assemblea soci di Gaia S.p.A.

“Con l’assemblea dei soci di mercoledì mattina si è avviato il percorso per il cambiamento di Gaia S.p.A. verso un’azienda speciale consortile, obiettivo che l’amministrazione comunale si è posta fin dalla campagna elettorale per ottenere un servizio efficace e tariffe adeguate”. A dichiararlo sono il sindaco di Massa Francesco Persiani e l’assessore al bilancio Pierlio Baratta, presenti all’assemblea dei soci del gestore idrico, che prevede la presenza dei comuni serviti da Gaia S.p.A., partecipanti alla società, tra i quali i comuni della Lunigiana esclusi Pontremoli e Zeri.
Persiani e Baratta si dicono soddisfatti del fatto che la società abbia accolto la volontà di molti comuni soci e la richiesta formale inviata proprio dal comune di Massa per una convocazione dell’assemblea dei soci ad hoc sul tema dell’assetto societario, segnale concreto dell’avvio di un iter lungo e complesso. “E’ stato fatto un passo avanti: noi amministratori ogni giorno siamo a contatto diretto con i cittadini, ne recepiamo le lamentele e a loro dobbiamo dare risposte. Quelle risposte ora devono arrivare a noi in tempi brevi”, ha dichiarato il sindaco Persiani. Proprio per dare ascolto alla cittadinanza e a dimostrazione di un percorso trasparente, la maggioranza dei soci ha accettato di far partecipare i rappresentanti di comitati ed associazioni in qualità di uditori.
Con la presentazione dell’analisi preliminare richiesta da Gaia da parte dei coordinatori del gruppo di lavoro incaricato, sono stati rappresentati gli effetti dell’eventuale trasformazione giuridica della società sostanzialmente divisi in affidamento del servizio, governance, gestione del personale, aspetti fiscali, contratto di finanziamento sottoscritto dalla società.
“Una questione spinosa è rappresentata dai mutui in essere. Gaia S.p.A. per dare concretezza al piano investimenti di 400 milioni di euro ha contratto mutui per 105 milioni presso banche private, la Banca europea degli investimenti (Bei) e la Cassa depositi e prestiti ed esistono vincoli che dovranno essere rispettati. Sono tutti aspetti che verranno approfonditi” aggiunge il sindaco, “ma siamo certi che la strada sia quella giusta. La trasformazione della società dovrà essere approvata dall’assemblea dei soci, ottenere il nulla osta dell’Ait e successivamente avere approvazione da ogni consiglio comunale prima di una deliberazione finale”.
Questi i punti rilevanti affrontati e su cui l’amministrazione comunale di Massa chiederà approfondimenti in vista della prossima riunione che dovrà essere convocata entro gennaio 2020. Attualmente esiste anche il dubbio che i comuni possano esercitare concretamente un controllo analogo sull’andamento dell’azienda. Rispetto ad una società per azioni, la gestione consortile appare più idonea a consentire un controllo analogo più efficace da parte di ogni comune.
“L’azienda speciale andrebbe infine a definire un altro e non meno importante tasto dolente, quello della destinazione degli utili, cioè ciò che resta tolti i ricavi e tutti i costi” spiega l’assessore Baratta. “Gaia ad oggi non reinveste gli utili in favore di investimenti o risparmi per la cittadinanza perché unaS.p.A. può decidere di non distribuirli ai soci e accantonarli. Così facendo la pagano gli utenti nelle bollette. Con la nuova forma, invece, gli utili potrebbero essere utilizzati per investimenti o attenuare l’impatto delle fatture sui cittadini”.
Cambierà anche – concludono dall’amministrazione massese – la modalità di reclutamento del personale (il cui contratto resta invariato) attenendosi al principio di riduzione dei costi. Insomma, la variazione della forma giuridica del gestore più che nella forma potrebbe avere ripercussioni migliorative sulla sostanza”.

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