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Massa: iniziativa in memoria di Sandro Pertini organizzata dai Giovani Democratici con il patrocinio dell'Anpi

Si è svolto sabato scorso, 22 febbraio, alle 18 presso la sala consiliare del comune di Massa, per iniziativa dei Giovani Democratici di Massa Carrara e con il patrocinio dell’Anpi, un incontro in memoria di Sandro Pertini.
“Lo spunto dell’incontro – si legge nella nota stampa dell’evento – potrebbero averlo dato le esternazioni del giovane consigliere comunale Filippo Frugoli fatte in occasione della proposta di intitolare all’ex-presidente un ponte di Massa, il quale aveva definito Pertini pubblicamente “assassino” e “brigatista rosso” (pur essendo ritornato subito sui suoi passi e aver presentato le opportune scuse), o forse più semplicemente per il fatto che lunedì 24 febbraio ricorre il trentennale della morte”.
Davanti a una sala gremita ed eterogenea, moderati da Jacopo Zannoni e da Lorenzo Mosti dei Giovani Democratici, hanno preso la parola l’on. Valdo Spini presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli e il consigliere regionale Giacomo Bugliani. Presente al tavolo anche il segretario del PD Norberto Riccardi che ha rinunciato al suo spazio per ‘lasciare più spazio alla relazione di Valdo Spini’. “L’ex-politico italiano – prosegue la nota – socialista come lo fu Pertini, ha infatti incantato la platea (con standing ovation finale) partendo dal concetto di ‘eterogenesi dei fini’ (quando uno agisce ottenendo un risultato opposto al fine che si era prefisso) riferendosi alla dichiarazione del consigliere comunale, andando poi a parlare dello spessore umano, storico e politico dell’ex-presidente, annodando sapientemente aneddoti e fatti storici. Ha cercato di illustrare le ragioni per cui Sandro Pertini è risultato il Presidente in assoluto più votato dalle Camere nella storia, di come abbia potuto rimanere così indelebilmente nel cuore degli italiani, di come l’Italia abbia affidato (un po’ incredula) il mandato presidenziale ad un anziano di 81 anni e che lui, invece, fino agli 88 anni ha saputo fornire una guida morale e spirituale al popolo italiano in un periodo dal 1978 al 1985 tra i più difficili della sua storia.
Umano e integerrimo nelle sue decisioni insieme, nell’immaginario collettivo Sandro Pertini verrà ricordato nelle foto con Bearzot ad esultare per la vincita ai mondiali del 1982, oppure fermo immobile di fronte al pozzo in cui cadde il piccolo Alfredino Rampi di Vermicino, in attesa di un esito positivo del salvataggio che non c’è stato”.
Giacomo Bugliani ha parlato del ruolo che può avere la ‘propaganda’ negli accadimenti storici, in quanto, ha dichiarato, “E’ un errore sottovalutarne il potere di compromettere il pensiero collettivo. C’è urgente bisogno di figure come Pertini oggigiorno, un uomo che rappresentava in sé i più alto concetto di democrazia, che ha combattuto per la libertà del suo paese, subendo anche il carcere e senza mai cedere a compromessi. In questo periodo vedo una comunità che a tratti non riconosco, perché non si possono mettere in dubbio valori acquisiti nei secoli. Ben vengano figure politiche come Pertini che hanno saputo unire la forza della ragione a quella del sentimento”.

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