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Nasce LuniExit, una nuova politica per la Lunigiana

Una Lunigiana più unita e al di fuori dai soliti vecchi schemi politici. È quello che auspica Carlo Bertolucci di Asignano, piccolissimo paesino sull’Appennino Tosco Emiliano.
“Io vivo in una realtà piccolissima – spiega Carlo – e vorrei che la Lunigiana, la mia terra di origine, fosse rivalutata e rivitalizzata”. Bertolucci, una vita passata a La Spezia nei cantieri navali, ha maturato negli anni una propria idea di amministrazione locale. “Basta con i politici che rispondono solo agli ordini dei partiti, nessuno si interessa a noi cittadini, nessuno sa cosa vuol dire andare a seminare le patate o tagliare la legna, sono lavori che i giovani non vogliono più fare, a loro interessa solo andare a ballare in Versilia e stare sui telefonini”.
Così, dopo diversi anni, a Carlo è venuto in mente di passare dalle parole ai fatti e maturare una propria idea politica, ispirata a quella di Gianluigi Paragone, tanto da prendere in prestito il nome e riadattarlo alle dimensioni locali: Lunigiana Exit o “Luniexit”.

“Cosa vogliamo? Semplice, uscire dalla provincia di Massa Carrara e soprattutto dalla Toscana, creare una nostra piccola regione autosufficiente. Ci siamo visti imporre regole assurde durante gli ultimi due anni, un vero e proprio attentato alla salute dei cittadini che non ha tenuto conto dei valori della Costituzione. La Lunigiana ha potenzialità infinite, dobbiamo avere una nostra sovranità alimentare, dare lavoro a tutti (prima ai lunigianesi) e tutelare i nostri confini, facendo magari pagare pedaggio a tutti coloro che vogliono vedere la nostra bella terra. Abbiamo anche un ambiente che ci invidiano ovunque, incontaminato e pieno di biodiversità, dobbiamo farne tesoro senza installare nuovi impianti come i 5G che sono dannosi per i bambini e non solo”.

Con le amministrative in alle porte in 3 comuni, Luniexit si presenterà con una propria lista?
“Non è escluso – dice Bertolucci – stiamo cercando di mettere insieme qualche nome e dare ai lunigianesi una alternativa, presto ci attiveremo sui social e con dibattiti nei bar dei paesi, dove offriremo da bere a tutti presentandoci e mettendoci la faccia, non come certi bambocci che prosperano solo su Facebook, fanno solo chiacchiere”.

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