23 Aprile 2024, martedì
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Un libro di Dioguardi per supportare chi muove i primi passi nello sport

E’ uscito in questi giorni il libro “Lineamenti di alfabetizzazione ludico-sportiva”, Edistudio Pisa, scritto da Furio Dioguardi, professore universitario e insegnante del Pacinotti-Belmesseri di Bagnone e conosciuto in Lunigiana per la sua attività sportiva a favore dei bambini e adulti di Bagnone con il minivolley e con la disciplina olimpica del Sitting Volley (il Bagnone Sitting Volley è la quarta squadra della Toscana).

Come docente universitario di attività motorie e sportive dell’età evolutiva, in forza all’ateneo genovese, Furio Dioguardi ha unito le sue competenze ed esperienze per scrivere un piccolo manuale dedicato alle maestre degli asili e delle scuole d’infanzia e primaria ma anche per educatori ludico-sportivi e tecnici federali di qualsiasi sport, per quelli che si dedicano ai bambini e giovani nell’età evolutiva. Il libro è impreziosito dalla prefazione di Gian Nicola Bisciotti, già per anni all’Inter ed ora club performance coordinator del prestigioso club calcistico Paris Saint Germain, conosciutissimo in Lunigiana per il suo rinomato centro sportivo Country –Kinemove Center di Pontremoli. Tema del libro è il movimento inteso come percorso di vita e di alfabetizzazione ludico/motoria/sportiva indispensabile per la formazione di persone responsabili, collaborative e solidali nella profonda convinzione che per condurre una vita serena ed equilibrata è condizione sine qua non stare bene con gli altri.

L’affettività crea la sicurezza del bambino che si rifletterà permanentemente sulla sua disponibilità, apertura e volontà esplorativa verso il mondo esterno. È quella sicurezza che il bambino sente forte, intimamente e anche inconsciamente, generata in modo completo, definitivo e senza condizioni da parte del genitore. Le maestre di asilo e scuola primaria sanno che i bambini più disinvolti nel movimento sono solitamente quelli che hanno buone situazioni familiari. L’educazione al movimento è strategica infatti in quella età perché avvicina i bambini al piacere del vissuto corporeo e li predispone verso una crescita equilibrata.

Furio Dioguardi considera una risorsa imperdibile il mondo della disabilità e della cultura paralimpica, una grossa occasione mancata per il sistema educativo italiano. Sono quasi un milione, in Italia, le persone che dichiarano di non svolgere sport a causa della disabilità mentre invece gli sportivi e le persone con disabilità costituiscono un esempio nello sport e nella vita: inclusività e capacità di superare le difficoltà sono i due valori fondamentali che contraddistinguono lo sport paralimpico.

Il professor Dioguardi suggerisce un approccio e un ascolto non giudicante, per valorizzare il mondo personale del giovane e la sua autostima. Nella pedagogia del desiderio la relazione è contraddistinta da ascolto empatico e atteggiamento non giudicante che creano coinvolgimento e fiducia.


Una strategia educativa fondamentale è improntata sull’autostima del giovane sulla quale l’educatore fa leva giocando con rinforzi e strategie allo scopo di mettere in risalto le sue qualità. Solo in un rapporto emotivamente intenso il giovane si affida completamente all’adulto.

Redazione
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