16 Aprile 2024, martedì
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La musica di De Andrè all’ospedale delle Apuane

La saletta policonfessionale dell’ospedale delle Apuane piena all’inverosimile. Medici, infermieri, sanitari, oss, curiosi e pazienti (qualcuno a piedi, qualcuno nel lettino, altri in carrozzina ed un paio con flebo al seguito) hanno gremito la stanza per un’occasione davvero imperdibile. E nonostante la giornata già eccezionale per il risultato del ballottaggio alle elezioni amministrative, il concerto dei Kinnara, organizzato come al solito dalla Associazione dei Donatori di musica, ha scatenato l’entusiasmo dei molti presenti.

Il Direttore del reparto di Oncologia, Andrea Mambrini, cofondatore e attuale coordinatore del gruppo, non nasconde la sua soddisfazione, nel presentare il gruppo di musicisti, Tribute Band di Fabrizio de Andrè: “Davvero oggi – esordisce il medico – possiamo assistere ad un concerto che colpisce il nostro presente, il nostro passato, forse anche il nostro futuro, e li sublima in una eterea atmosfera di appagamento. Che ci regala attimi indimenticabili. I Kinnara – continua – rappresentano uno degli aspetti godibili della nostra quotidianità; musici e guerrieri degli dei nella mitologia, nascondono bene e male nel loro nome. E partendo da questa contraddizione riescono a conciliare aspetti contrastanti che si congiungono però in un’armonia davvero straordinaria”.

Paolo Pardini, fondatore, voce e chitarre, Andrea Vezzoni, chitarra e cori, Pietro Bertilorenzi, chitarra basso, Luca Tommasi, tastiere, Luca Pardini, voce e chitarra classica e Marco Sergiampietri, sound engineer, sono i musicisti, tutti originari delle nostre zone, che hanno accompagnato la platea nel “viaggio attraverso le canzoni di Fabrizio de Andrè”.

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Un esordio spettacolare con La città vecchia per poi proseguire con Bocca di rosa, Don Raffaè, Via del Campo, Il pescatore, La canzone dell’amore perduto e via dicendo per oltre un’ora di concerto ininterrotto. Un successone che tutti i presenti hanno vissuto senza risparmiarsi: canti, braccia alzate, telefonini accesi, applausi, fischi di assenso ed entusiastiche espressioni di approvazione. Un appuntamento che davvero, questa volta, ha lasciato uno strascico di serena leggerezza e di grande e fatua euforia, elementi che sono la finalità più ricercata nel programma di Donatori di musica.

Il Dottor Andrea Mambrini lo ripete spesso:”La musica è un elemento di coordinazione nelle terapie: induce stati di discontinuità che accompagnano le cure amplificandone, spesso, il ruolo farmacologico.” Foto, strette di mano, pacche, baci ed abbracci ai musicisti sono poi stati la naturale chiusura di un pomeriggio davvero memorabile.

Redazione
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