21 Novembre 2024, giovedì

Italia e Albania vogliono gestire insieme i flussi migratori

Italia e Albania hanno reso noto di aver stipulato un accordo di collaborazione nella gestione dei flussi migratori durante la visita del Primo Ministro albanese, Edi Rama, a Roma.

Conforme a quanto dichiarato dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, l’accordo annunciato all’inizio della settimana “rafforza il legame di amicizia tra le due nazioni”.

L’intesa tra Tirana e la capitale italiana si concentra su diverse aree d’intervento, tra cui il contrasto al traffico di esseri umani, la prevenzione di tale traffico e l’accoglienza di coloro che hanno diritto alla protezione. È importante notare che l’accordo non si applicherà agli immigrati che approdano sulle coste o nel territorio italiano, ma riguarda piuttosto coloro che vengono salvati nel Mediterraneo da navi italiane, come quelle della Marina Militare o della Guardia di Finanza, escludendo le imbarcazioni gestite da organizzazioni non governative (ONG).

La parte significativa dell’accordo prevede che l’Albania metterà a disposizione alcune aree del suo territorio per la realizzazione di due strutture destinate alla gestione dei migranti illegali. Secondo Giorgia Meloni, queste strutture saranno in grado di ospitare inizialmente fino a tremila persone e serviranno sia per la valutazione delle richieste di asilo che per agevolare il processo di rimpatrio.

È fondamentale notare che la giurisdizione all’interno di queste strutture sarà di competenza italiana. In particolare, il porto di Shengjin sarà designato per le operazioni di sbarco e identificazione, mentre un’altra area interna ospiterà una struttura simile a un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr).

Secondo quanto dichiarato dalla Presidente del Consiglio italiano, si prevede che entrambe le strutture siano operative entro la primavera del 2024.

L’accordo è stato concluso in seguito a una serie di problemi emersi nell’accordo tra l’Unione Europea e la Tunisia, che ha ricevuto numerose critiche da parte del Consiglio dell’Unione Europea e dalla Presidente della Commissione dell’Unione Europea, Ursula von der Leyen.

Negli ultimi mesi, Giorgia Meloni ha anche intrattenuto colloqui sul tema dei migranti con il Primo Ministro britannico, Rishi Sunak, il cui governo ha siglato un accordo con il Ruanda per erogare più di 140 milioni di euro all’anno al fine di accogliere richiedenti asilo. Tuttavia, è importante notare che tale accordo è stato contestato dalla Corte d’Appello del Regno Unito, che nel giugno scorso ha stabilito che il piano era illegale, sostenendo che il Ruanda non poteva essere considerato un paese terzo sicuro.

Redazione
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