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Innaffiare le piante in vacanza: cinque tecniche di irrigazione a distanza

Tutta la famiglia è in vacanza, ma alle piante chi ci pensa? Se non volete trovarle indebolite o appassite al vostro rientro, con queste cinque soluzioni semplici ed economiche i fiori sul balcone, le piante da interno e i giardini si manterranno verdi e rigogliosi durante la vostra assenza.

Finalmente l’estate è arrivata, si comincia a respirare un’aria diversa, le giornate si allungano e il sole inizia a farci compagnia fino a tarda sera. Per non parlare, poi, delle tanto attese vacanze estive, capaci di regalarci momenti di puro divertimento e relax. Ma dopo aver pianificato l’itinerario di viaggio e preparato le valigie, siete sicuri di aver pensato proprio a tutto? Allora, vi facciamo un’altra domanda: come se la caveranno le piante o il giardino durante la vostra assenza?

Certo, se abbiamo amici o parenti con il pollice verde disposti ad annaffiare regolarmente le nostre belle creature siamo fortunati, ma non è sempre una cosa scontata. In caso di vacanze brevi, che non superino i 4-5 giorni al massimo, è sufficiente bagnare bene il terreno prima di partire ed evitare di lasciare le piante al sole (se sono in vaso), in modo che non si secchino nel giro di poche ore.

E se prima di partire stavate pensando di potare gli alberi del giardino con la motosega (chi volesse acquistarne una può leggere qui), meglio farlo al rientro perché la loro folta chioma potrà offrire un fresco riparo alle piante messe a dimora in piena terra. Chi, invece, starà via per più di una settimana, dovrà organizzarsi e trovare una qualche strategia che gli permetta di mantenere idratato e in forma il proprio spazio verde anche in caso di assenze prolungate.

Qui di seguito vi proponiamo cinque soluzioni low cost ed efficaci che vi consentiranno di innaffiare fiori, piante e giardino durante le vacanze, senza essere costretti a chiedere aiuto al vicino di turno.

Il trucco delle bottiglie rovesciate

Il metodo più semplice ed economico per fornire la giusta quantità d’acqua a piante e fiori quando si è lontani da casa per parecchi giorni consecutivi è utilizzare delle bottiglie di plastica rovesciate. Basta riempirne una da due litri, praticare un foro sul tappo e infilarla nel terreno a testa in giù in modo che l’acqua scenda gradualmente e disseti le radici. In alternativa, si può anche acquistare un apposito gocciolatore automatico a un costo irrisorio.

Nel caso in cui le vostre piantine siano disposte in piena terra, un’altra strategia ugualmente efficace consiste nello sfruttare la cosiddetta irrigazione a goccia interrando le bottiglie direttamente nel terreno dopo aver realizzato un paio di fori sul fondo. Raccomandiamo, inoltre, di lasciare il tappo avvitato in modo che il contenitore si svuoti più lentamente e l’acqua al suo interno non evapori velocemente.

Il filo di lana

Un altro ingegnoso sistema di irrigazione automatica fai da te quando siete in vacanza consiste nell’intrecciare due fili di lana (o cotone) e posizionare accanto ai vasi da irrigare una bacinella colma d’acqua, disponendola però più in alto rispetto alle piante da annaffiare.

Quindi, infilate una delle estremità del filo nel recipiente e l’altra a una profondità di circa tre centimetri nel terreno. Tramite l’assorbimento e il processo di capillarità, il filo intrecciato garantirà un regolare apporto idrico alla vostra pianta e manterrà il terriccio sempre umido.

La tecnica dell’acqua addensata

Oltre ai rimedi fai dai te, si può ricorrere ad altre soluzioni economiche messe a disposizione dal mercato per irrigare le piante durante i lunghi periodi di assenza. Tra questi troviamo i prodotti in gel costituiti per il 97% da acqua gelificata e per la restante parte da fibre di cellulosa che trattengono il liquido e lo rilasciano gradualmente quando entrano in contatto con il terreno.

Si tratta di prodotto del tutto naturale, innocuo per le piante e non tossico per gli insetti benefici, poiché composto principalmente di acqua e utilizzabile, pertanto, anche sulle colture orticole, fino a un massimo di trenta giorni.

Coni di terracotta

Quella dei coni di terracotta è probabilmente la soluzione più ecologica per annaffiare le piante durante le vacanze perché, una volta acquistati, sarà possibile riutilizzarli tutte le volte che si sta via per più di una settimana. Si tratta, in pratica, di piccoli beccucci che vanno infilati nel terreno e alla cui estremità opposta è fissato un tubicino da immergere in un contenitore riempito con acqua. La punta di argilla agirà come una spugna, assorbendo l’acqua dal tubo e rilasciandola nella terra poco alla volta.

Pacciamatura

La pacciamatura è una pratica agronomica che permette di prevenire lo sviluppo delle erbacce e, nel contempo, di proteggere le radici dalle basse temperature, ma può essere impiegata anche per mantenere umida la terra quando fa particolarmente caldo.

Pertanto, il nostro ultimo consiglio è coprire il suolo intorno alle piante con materiali che impediscano all’acqua di evaporare velocemente e al sole di scaldare troppo la terra. Si può applicare questa tecnica ovunque nel giardino e anche sulle piante in vaso, preferendo però composti organici (come trucioli di legno, corteccia di conifera, ghiaia e argilla espansa) che hanno proprietà nutritive quando si degradano e si trasformano in humus.   

Redazione
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