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21 Ottobre 2024, lunedì

Infortuni e morti sul lavoro in Toscana: la situazione tra il 2023 e il 2024

Negli ultimi anni, il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro è diventato centrale in Toscana. I dati INAIL mostrano un aumento costante degli incidenti, con un incremento del 2,5% nel 2024 rispetto al 2023. Da gennaio a luglio 2024, ci sono state 28.351 denunce di infortunio e 31 morti, rispetto alle 29 vittime dello stesso periodo nel 2023.

I settori più colpiti e la distribuzione geografica

Il settore più colpito dagli infortuni rimane quello manifatturiero, seguito dalle costruzioni e dai trasporti. Le province di Firenze e Pisa sono quelle con il maggior numero di vittime. Tuttavia, anche la provincia di Massa Carrara, dove si trova il famoso distretto del marmo, ha registrato una situazione preoccupante, con un alto tasso di infortuni e alcune morti.

L’episodio dell’imprenditore del marmo di Carrara

Uno degli episodi più discussi del 2024 riguarda le dichiarazioni di Alberto Franchi, imprenditore del marmo a Carrara. Durante un’intervista fuori onda per il programma “Report”, Franchi ha dichiarato che i lavoratori che si fanno male sono “deficienti”. Queste parole hanno scatenato proteste di massa nel distretto del marmo e una condanna unanime da parte di sindacati e istituzioni locali. La sindaca di Carrara, Serena Arrighi, ha definito le sue affermazioni “inaccettabili” e offensive verso l’intera comunità, Nicola Del Vecchio, segretario generale della CGIL di Massa Carrara, ha definito l’atteggiamento dell’imprenditore un “insulto” ai lavoratori, molti dei quali hanno perso la vita o sono stati feriti in cava.

Controlli delle forze dell’ordine e sanzioni

Le forze dell’ordine, insieme agli enti preposti alla vigilanza sulla sicurezza del lavoro, come l’INAIL e l’ASL, effettuano periodicamente controlli nei luoghi di lavoro. Nel 2024, sono state condotte numerose ispezioni, specialmente nelle cave di marmo, un settore noto per il suo alto rischio di incidenti. Diverse imprese sono state sanzionate per irregolarità nelle misure di sicurezza, come la mancata dotazione di dispositivi di protezione individuale o l’assenza di procedure adeguate per la sicurezza. Le sanzioni hanno riguardato sia la mancanza di conformità alle norme, sia le condizioni precarie in cui operano molti lavoratori.

La sfida per il futuro

Il problema della sicurezza sul lavoro rimane una delle sfide più importanti. I sindacati, insieme alle istituzioni locali, chiedono maggiore prevenzione e un incremento dei controlli, oltre a una ridistribuzione equa dei profitti, soprattutto nel settore del marmo, dove gli imprenditori registrano profitti elevatissimi a fronte di condizioni di lavoro spesso pericolose.

Redazione
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