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Il pluripremiato “Penelope” degli Evasi all’Opificio della Calibratura

La Compagnia degli Evasi, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” con il Patrocinio del Comune di Santo Stefano di Magra, metterà in scena all’Opificio della Calibratura ex area Vaccari, lo spettacolo teatrale “Penelope l’eredità delle donne”, sabato 25 novembre alle ore 21 ad ingresso gratuito.

Una pièce tutta al femminile di 1h10m recentemente premiata con i Premi delle giurie tecniche ai Concorsi Nazionali “Fitalia” e “Materia di Prodigi”, lo spettacolo, scritto da Marco Balma, è diretto da Vanessa Leonini che introduce così la serata: “Cosa succederebbe se ascoltando il nome di Penelope si intendesse “Donna”? E quali significati si troverebbero scavando in profondità sul mito di Penelope e dell’attesa? La violenza sulle donne è una violenza che ha radici nella disparità di potere tra i sessi. Non c’è donna che meriti di subire violenza, non esistono giustificazioni ad alcun tipo di violenza. Violenza sulla donna è farle nascere il dubbio di essere degna di essere amata in maniera non svilente o di potersi rifare una vita perché la felicità è un diritto per tutte le persone. Il mito della sposa che aspetta il ritorno dell’eroe partito per la guerra si trasforma in una metafora molto significativa dell’aspettare tutto ciò che Penelope/Donna desidera e financo pretende per sé, a dispetto di ciò che la voce sociale le sussurra costantemente e che la fa entrare in conflitto con sé stessa. L’amore, il rispetto, il diritto di essere felice, l’autonomia di decidere per il proprio destino e il proprio corpo, ma anche la capacità di lottare per sconfiggere stereotipi che la vogliono per natura fragile e limitata perché “le donne non vanno in guerra… non sono abbastanza forti”, quasi a voler intendere che la forza sta prevalentemente nel corpo e che è la natura ad aver diviso tra uomini e donne capacità e possibilità di realizzarsi. In un’atmosfera rarefatta, senza nulla a cui aggrapparsi se non il bastone che la sorregge in vecchiaia, Penelope naviga dentro di sé come Ulisse in mare e come lui scopre isole ma di ricordi, incontra divinità ma terribili e angoscianti, si confronta con sé stessa e con l’ideale di un amore desiderato ma da cui si sente tradita. Quanto tempo dovrà ancora passare prima che l’attesa finisca? Quanta forza deve avere Penelope/Donna prima di poter essere una persona pienamente realizzata e accolta in una società matura e civile?”.

In scena le attrici Mafalda Garozzo, Francesca Lopresti, Lucia Carrieri, Sabrina Battaglini e Monica Moro. Alla tecnica Luigi “Gino” Spisto. Info 3358254436 – ingresso gratuito senza prenotazione.

Redazione
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