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I virtuosismi di Francesco Mazzonetto al NOA per i Donatori di Musica

Sono ripresi, giovedì scorso, i concerti della Associazione dei Donatori di musica presso l’ospedale delle Apuane, in città. Ospite del pomeriggio musicale è stato Francesco Mazzonetto, giovanissimo e già celebre concertista di fama nazionale. Classe 1997, torinese, diplomatosi al conservatorio “Vecchi e Tonelli” di Modena, Direttore dal 2022 del Music Festival “Musica Reginain Villa”, si è esibito in numerosissimi concerti in Italia ed all’estero ottenendo riconoscimenti ambitissimi in numerose e severe selezioni.

“Francesco Mazzonetto – esordisce il Direttore di Oncologia del Noa, Dr. Andrea Mambrini – è un giovanissimo e talentuoso pianista e concertista, già molto conosciuto in Italia, Europa ed anche oltreocoeano. Ha un tocco superbo, invidiatissimo, capace di trasmettere volubilità, armonia, studio. Ha deciso di partecipare come “donatore di musica” in un caldo pomeriggio estivo, durante una conversazione fra vicini di ombrellone, nella quale io stesso illustravo pregi e finalità della nostra Asssociazione. Il dono inteso come veicolo di reciprocità nel quale il donatore offre la propria esibizione, ed il ricevente ne accoglie i benefici intesi soprattutto come attimi di relativa serenità e benessere. Chi regala ottiene l’appagamento del filantropo, chi riceve beneficia di un regalo inusuale.”

Il giovane artista ha poi voluto precisare e riordinare le ragioni che lo hanno guidato verso l’Associazione, ricordando la malattia di un caro parente che lo ha guidato verso la scelta di esibirsi per i pazienti del reparto di Oncologia. Ha poi elencato le liriche che andava ad eseguire, accompagnandole con un brevissimo commento.

“Comincerò con Robert Schumann – ha commentanto Francesco Mazzonetto – con la Sonata numero 2 in sol minore opera 22. Uno dei più grandi compositori del Romanticismo, un uomo travagliato con forse anche qualche disturbo bipolare. Due personalità contrapposte rappresentate dai due protagonisti: Florestano ed Eusebio, spiriti antagonisti, irruente il primo e remissivo il secondo. Eseguirò poi Mephisto valzer di Franz Liszt e, per finire, quattro brani selezionati dalle Stanze di Ezio Bosso, grandissimo pianista, eccelso compositore ed anche grande amico mio.”

È poi toccato alle mani di Francesco Mazzonetto.
Minuti superbi, esecuzione maestose, atmosfera eccelsa, incroci magici. L’entusiasmo della platea è stato rapito quasi immediatamente dal prodigioso ed armonico movimento delle dita del pianiste. Movimenti modesti, composti, arditi ed euforici: armonie straordinarie accompagnate da eccezionali e personalissimi virtuosismi.

Commenti ed approvazioni fragorose hanno fatto poi da cornice alla riflessione che il Primario Mambrini ha voluto concedere in chiusura: “Il nostro ospite oggi ci ha dedicato una delle esibizioni più superbe, eleganti e pregevoli di sempre. Nel volergli esprimere il mio personale ringraziamento – ha aggiunto – intendo anche rimarcare, ancora una volta, il principio che guida la nostra Associazione. I pazienti guadagnano leggerezza e serenità, gli artisti raccolgono la gioia che il loro gesto concede loro. Ed è questa biunivocità che racchiude il successo di questi nostri appuntamenti.”

Redazione
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