Riceviamo e pubblichiamo da parte del coordinatore dell’Osservatorio provinciale sulle disabilità Giacomo Perfigli:
Sono più di trent’anni che, grazie alle Nazioni Unite, il 3 dicembre celebriamo la Giornata internazionale delle persone con disabilità.
La celebrazione di quest’anno si basa direttamente su quanto deciso durante il Secondo Vertice mondiale per lo sviluppo sociale, che si è tenuto a Doha dal 4 al 6 novembre 2025.
Nella capitale del Qatar i leader mondiali hanno ribadito il loro impegno a costruire un mondo più’ inclusivo verso la disabilità al centro del progresso sociale.
La Dichiarazione politica di Doha ricorda alla comunità globale che il progresso sociale è impossibile senza la piena inclusione, partecipazione e leadership delle persone con disabilità.
Tuttavia, in ogni regione, le persone con disabilità continuano a incontrare barriere persistenti (sia fisiche che mentali), Mentre i paesi si impegnano ad accelerare i progressi nell’eliminazione della povertà, nell’occupazione produttiva e nell’inclusione sociale, l’inclusione della disabilità rimane sia una precondizione che un motore di cambiamento duraturo.
La cornice in cui questo dialogo si inserisce è caratterizzata da dati che evidenziano la necessità di un impegno collettivo e strutturato.
In Italia, solo il 33,5% delle persone tra i 15 e i 64 anni con gravi limitazioni risulta occupato, un dato che testimonia le difficoltà di accesso al mondo del lavoro per molti cittadini e cittadine con disabilità.
Un recente rapporto dell’OCSE conferma che, anche quando l’accesso viene raggiunto, non sempre le posizioni lavorative corrispondono alle competenze e ai livelli di qualificazione acquisiti.
Il quadro accademico presenta analoghe criticità: pur contando circa 36.000 studenti e studentesse con disabilità iscritti alle università italiane, solo poche centinaia – meno di 500 – accedono a percorsi di ricerca post-laurea, una proporzione che mostra quanto ancora sia necessario lavorare per garantire pari opportunità nella crescita professionale e nell’ingresso nel mondo della ricerca. Inoltre, non tutte le amministrazioni pubbliche hanno pienamente coperto le posizioni riservate dalla legge 68/1999, lasciando parzialmente disattesi diritti e potenziali professionali.
Inoltre in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, verrà presentato il nuovo Piano d’azione nazionale per la promozione dei diritti delle persone con disabilità, recentemente approvato dall’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità (OND).
Il Piano si presenta dunque come il risultato di un dialogo strutturato tra istituzioni e rappresentanza delle persone con disabilità.
Il documento si articola in 66 linee d’azione suddivise in sette ambiti strategici: accessibilità universale; progetto di vita; benessere e salute; sicurezza inclusiva e cooperazione internazionale; inclusione lavorativa; sistemi di monitoraggio; istruzione, università e formazione. Questi interventi non si limitano a dichiarazioni di principio, ma rappresentano linee guida operative che dovranno orientare le politiche pubbliche nei prossimi anni.
Tra i temi trasversali spiccano l’accessibilità intesa in senso ampio – non solo architettonica, ma anche digitale, informativa e comunicativa – e il progetto di vita personalizzato, quale cardine per una presa in carico integrata e individualizzata, in linea con le più recenti normative sul budget di progetto.
Il benessere è declinato come accesso equo alle cure, ai servizi di salute mentale e alla medicina di prossimità.. Particolare attenzione viene dedicata anche alla protezione delle persone con disabilità in contesti di emergenza e alla partecipazione dell’Italia nei programmi internazionali.
L’inclusione lavorativa è riconosciuta come strumento essenziale per l’autonomia economica e sociale, con misure orientate sia al settore pubblico che a quello privato.
L’ambito dell’istruzione, dell’università e della formazione guarda invece alla piena inclusione scolastica e all’accesso agli studi superiori.
Centrale è anche il tema del monitoraggio, per garantire che le azioni intraprese siano misurabili e verificabili.
Tra le azioni simbolicamente più forti vi è l’introduzione di una linea di finanziamento dedicata al contrasto della violenza contro le donne con disabilità, un segnale politico importante che riconosce l’intreccio tra genere e disabilità come questione prioritaria di diritti umani.
Ad oggi risultano ancora problematiche per la piena realizzazione della persona con disabilità sia a livello di: accesso ai servizi, istruzione e lavoro, negli ultimi anni si è riuscito a fare breccia difronte a questi “ostacoli burocratici e mentali” ma è giunto il momento di aggiornare anche il piano normativo verso le esigenze attuali delle persone con disabilità.
Lo vediamo sul nostro territorio provinciale con l’annosa problematica che si ripete ogni inizio anno scolastico sugli Ose degli Istituti superiori dovuti a tagli sui finanziamenti costanti e un criterio di ripartizione dei fondi diverso per provincia; oppure al difficile inserimento lavorativo della persona con disabilità e alla perenne presenza di difficoltà di movimento nei centri urbani dettati da difficoltà del trasporto pubblico locale o urbanistico.
Come Osservatorio provinciale sulla disabilità, nei prossimi mesi tratteremo con dei convegni dedicati i seguenti temi “Lavoro e disabilità” e la Riforma sulla disabilità come previsto dalla legge 62/2024.
