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Fratelli di Italia Lunigiana: "La passeggiata antifascista di Aulla è anacronistica"

“Quando gli argomenti politici ed amministrativi scarseggiano è dal nulla che  riaffiora lo spettro del fascismo. Richiamato in causa ogni qual volta si voglia impressionare, esercitare paura o  pressione sui cittadini, ed altresì quando non si abbiano altri temi da suggerire o risorse di cui disporre per risolvere problematiche locali”. Commenta così Emanuela Busetto di FD’I  la “Passeggiata Antifascista” tenutasi domenica ad Aulla.
“Le persone presenti, un  centinaio, in rapporto ai 60 mila abitanti lunigianesi è  un dato importante per affermare che i temi anacronistici non appassionano gli animi“. Prosegue la responsabile territoriale “Già ben due leggi, la Scelba del 52 e la Mancino del 75, danno ampie garanzie in merito alla vicenda e  la stessa Carta Costituzionale tutela da qualsiasi forma la cui finalità sia antidemocratica. Anche la richiesta di iscrizione all’anagrafe antifascista è fuori tempo e luogo proprio in virtù del fatto che un regime antidemocratico non potrà più costituirsi così come previsto dalle Leggi Supreme. La storia non può essere processata ma ai posteri rimane l’onere di non creare odio ingiustificato e di fare chiarezza su tutti i processi storici per giungere fino a noi. Se si parla di fascismo è bene fare anche un attenta analisi delle angherie e delle atrocità che il regime comunista ha portato con sé. Il suo modo operante d’ imposizione non ha nulla di diverso dai metodi fascisti, o da qualunque altro sistema che ripudia la libertà, è semmai vero il numero considerevole di persone uccise dalla sua lunga mano. Così come sarebbe rendere onore al vero, negare ai più giovani le barbarie delle Foibe ed il sangue innocente versato sulle terre italiane al confine orientale”.
“La presenza di solo due Sindaci lunigianesi , Folloni di Filattiera e Valettini per Aulla, rispetto all’ intero apparato che ne conta ben 14,  – prosegue Busetto -,  è un altro chiaro segnale che la Lunigiana ha problemi più grossi di cui occuparsi che non sono legati ai fantasmi del passato o ad obsolete paure”. “Ad Aulla chiudono gli esercizi pubblici, quotidianamente (la città ndr.), subisce furti e rapine da parte di extracomunitari che solcano la cronaca locale, la frana sulle lame che ristagna da anni sono i veri inconvenienti  ma i dirigenti amministrativi vedono una sola grande paura: il fantomatico ritorno di una dittatura”.
Non fa mancare il suo disappunto Claudio Giorgi iscritto di FDI che commenta così la vicenda “Convinto che ogni forma di pensiero, se pur minoritario, deve essere espresso in totale libertà e sicurezza, questa manifestazione  vede però sul palco personaggi che tentano di fuorviare i partecipanti. Tutti condanniamo la violenza ed i gesti barbari ma non appartengono solo alla storia fascista ma anche a quella comunista. Di fatto viviamo l’arroganza della sinistra, che non trovando più una collocazione all’interno della politica, si barrica in esasperate dietrologie”.
 
 

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