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Fivizzano

Fivizzano centro della cultura: arriva l’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert

Fivizzano si propone al centro dell’attività culturale Lunigianese e festeggia l’arrivo nella sua biblioteca di una importante edizione della Encyclopédie Diderot e D’Alembert, quella ginevrina, del 1777.

“Poter riportare qui un’opera importante come questa dà sicuramente lustro alla nostra biblioteca – ha detto il Sindaco Gianluigi Giannetti -, Fivizzano è la città della stampa e ci fa piacere aver iniziato questa collaborazione con il prof. Canali che ci ha aiutato in questa operazione”.

Arrivata come un ospite a lungo atteso, l’enciclopedia è stata disposta provvisoriamente nel museo degli Agostiniani ma entrerà ben presto a far parte in modo attivo della raccolta libraria fivizzanese, rimanendo a disposizione di tutti coloro che, con le dovute accortezze la vorranno esaminare e studiare. I volumi che compongono l’opera non sono infatti solamente un esempio di preziosa stampa da collezione, ma anche un documento che testimonia un passaggio fondamentale per la storia culturale dell’Occidente: l’età dell’illuminismo.

“Grazie al prof. Canali, è un momento importante, questa enciclopedia arricchisce il patrimonio già esistente del nostro comune che è noto proprio per aver fatto parte della nascita della stampa”, ha aggiunto l’assessore alla Cultura Francesca Nobili

Fivizzano, nelle parole del primo cittadino, vuole tornare ad essere una città dove l’arte e la cultura rappresentano il centro della vita del territorio e l’acquisto – realizzato anche grazie ad una donazione anonima – di tale opera di sicuro ravviva ed è un motivo per muovere le azioni verso una rinascita.

“Quando c’è stata la possibilità di vedere un gioiello come questo in Rete, il primo desiderio – da bibliofilo – è stato quello di impossessarmene – ha ammesso sorridendo Canali -, poi mi sono posto una questione etica: tenere per me questo gioiello o metterlo a disposizione di tutti? Stiamo parlando di un monumento della cultura occidentale, l’edizione ginevrina della “Enciclopedie di Diderot e D’Alambert”, un simbolo dell’illuminismo che rappresenta anche l’inizio del mondo contemporaneo. L’unico altro esempio di Enciclopedia si trova alle Belle Arti che due secoli fa acquistò l’edizione livornese della collezione. Fivizzano ha una splendida biblioteca e la cultura rappresenta pienamente questa città, che affonda le radici nella stampa e nel suo passato librario. Dovremo lavorare tanto, ma riusciremo a rilanciare questa dimensione”.

Qualche informazione sull’Encyclopédie.

Con il progetto dell’Encyclopédie Diderot e D’Alembert si proponevano l’obiettivo di diffondere la cultura riunendo e riorganizzando il sapere, articolato in scienze, arti e mestieri.
Nel Prospectus – redatto da Diderot nel 1750, prima della pubblicazione dell’Encyclopédie, e ripreso nel Discorso preliminare di D’Alembert – si afferma che il primo passo per un’enciclopedia ragionata è tracciare una genealogia delle scienze e delle arti in modo da mettere in evidenza le origini di ogni conoscenza e i collegamenti tra i vari ambiti. I curatori dell’opera, pertanto, selezionarono i campi del sapere, li delimitarono e li analizzarono, per poi classificare le conoscenze umane secondo tre criteri: memoria, ragione e immaginazione.
Per diffondere un sapere così ampio come quello enciclopedico, si affermò il bisogno di suddividere le materie da trattare tra vari autori. Diderot e D’Alembert si preoccuparono di contattare esperti che scrivessero le varie voci, dando così espressione alla volontà di rendere l’Encyclopédie un’opera collettiva: nessuno sconfinava nel campo altrui e l’opera acquistava così “metodo, certezza, ampiezza e abbondanza di particolari”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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