Dal 17 luglio è disponibile in rotazione radiofonica e sulle piattaforme streaming e in digital download “EXARCHIA” (Engine Records), il nuovo singolo di Mattia Bonetti: “”EXARCHIA” è un bacio tra le macerie. È il vento di rinascita che ti spettina i capelli. È un bambino che assiste a uno sfratto. È una carezza dentro cui perdersi. È una molotov scoppiata su un marciapiede. “EXARCHIA” è un Fiammifero. Innocuo finché non si accende”.
L’antefatto. Il nome è quello di un quartiere di Atene, con una storia di resistenza molto forte, anche a livello studentesco: un vero e proprio vivaio della contestazione e della ribellione, soprattutto di matrice anarchica.
Un quartiere auto organizzato, una zona d’intensa attività libertaria, artistica e sociale, forte di esperienze di autogestione che vanno dall’accoglienza rifugiati all’assistenza sanitaria e che il Governo ateniese vorrebbe controllare o addirittura reprimere, attuando in primis la conversione di questa area urbana a zona residenziale di lusso, costringendo quindi la popolazione ad andarsene.
Ogni grande città ha il suo quartiere contestatario, ma Exarchia conserva da sempre questo carattere e negli anni, ogni giorno, ha resistito e non solo a parole, con guerriglie e manifestazioni.
“Tradotto in canzone – racconta Mattia Bonetti – ho voluto raccontarne lo spirito, quello che significa per me, a livello emotivo, la naturale, genuina risposta di quartiere ad un sopruso”.
Nel videoclip, alternato all’artista che canta in un quartiere milanese che per vissuto non si discosta di molto da Exarchia, troviamo la metafora della resistenza capeggiata da un bambino, che costruisce con innocenza palazzi fatti di cerini. Un’intera città, che prenderà fuoco – un fuoco acceso da una nuova energia, grazie appunto alla Fiamma della resistenza – solo dopo che il protagonista avrà visto il ‘proclama’ di questo politico locale e ne avrà compreso la volontà a voler trasformare per sempre il quartiere dove è cresciuto, disintegrando gli ideali che rappresenta.
Semifinalista del Premio Amnesty Emergenti, sul palco sabato 1 Agosto, dalle ore 21.00 all’Arena Piazzale Europa di Rosolina Mare (RO), nel contesto della 23esima edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, la manifestazione sostenuta da Amnesty International che collega musica e diritti umani, Mattia Bonetti si esibirà con il nuovo inedito “Exarchia” per contendersi il “Premio Amnesty International Italia Emergenti” e con altri due brani del suo repertorio, tra cui “Attorno”, uscito a febbraio scorso ed entrato prepotentemente nel cuore e nelle playlist non solo dei suoi follower abituali.
Mattia Bonetti, già finalista dell’ultima edizione dello storico Premio Pierangelo Bertoli, con “Il mio ultimo giorno di prigione”, brano contenuto nel suo secondo album “Hybris”, uscito in versione sia fisica che digitale, è un giovane cantautore lunigianese dalla penna profondamente impegnata nel sociale e nell’attualità.
Vincitore del Premio Baccanali del Museo della Resistenza e del primo premio della critica a “Una città per cantare” nel Teatro di Lucio Dalla a Bologna e dell’Agesci Music Festival, canta e scrive da sempre brani con una forte valenza sociale, suonando negli ospedali e nelle carceri, regalando ai malati terminali e agli ergastolani, momenti di confronto e insieme di distensione.
Già ospite al Barone Rosso di Red Ronnie e in trasmissioni internazionali dedicate agli italiani all’estero, Mattia Bonetti si sta dedicando alla realizzazione dei prossimi live show: l’idea, nata insieme ad una disegnatrice, è quella di portare lo spettatore dentro il concerto, assistendo alla realizzazione di quadri e di installazioni visive che allegoricamente rappresentino i temi portanti dei brani interpretati. Musica e la visual art si fonderanno su un unico piano, per aumentare il coinvolgimento dello spettatore e rendere ogni concerto unico nel suo genere.
Un quartiere auto organizzato, una zona d’intensa attività libertaria, artistica e sociale, forte di esperienze di autogestione che vanno dall’accoglienza rifugiati all’assistenza sanitaria e che il Governo ateniese vorrebbe controllare o addirittura reprimere, attuando in primis la conversione di questa area urbana a zona residenziale di lusso, costringendo quindi la popolazione ad andarsene.
Ogni grande città ha il suo quartiere contestatario, ma Exarchia conserva da sempre questo carattere e negli anni, ogni giorno, ha resistito e non solo a parole, con guerriglie e manifestazioni.
“Tradotto in canzone – racconta Mattia Bonetti – ho voluto raccontarne lo spirito, quello che significa per me, a livello emotivo, la naturale, genuina risposta di quartiere ad un sopruso”.
Nel videoclip, alternato all’artista che canta in un quartiere milanese che per vissuto non si discosta di molto da Exarchia, troviamo la metafora della resistenza capeggiata da un bambino, che costruisce con innocenza palazzi fatti di cerini. Un’intera città, che prenderà fuoco – un fuoco acceso da una nuova energia, grazie appunto alla Fiamma della resistenza – solo dopo che il protagonista avrà visto il ‘proclama’ di questo politico locale e ne avrà compreso la volontà a voler trasformare per sempre il quartiere dove è cresciuto, disintegrando gli ideali che rappresenta.
Semifinalista del Premio Amnesty Emergenti, sul palco sabato 1 Agosto, dalle ore 21.00 all’Arena Piazzale Europa di Rosolina Mare (RO), nel contesto della 23esima edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, la manifestazione sostenuta da Amnesty International che collega musica e diritti umani, Mattia Bonetti si esibirà con il nuovo inedito “Exarchia” per contendersi il “Premio Amnesty International Italia Emergenti” e con altri due brani del suo repertorio, tra cui “Attorno”, uscito a febbraio scorso ed entrato prepotentemente nel cuore e nelle playlist non solo dei suoi follower abituali.
Mattia Bonetti, già finalista dell’ultima edizione dello storico Premio Pierangelo Bertoli, con “Il mio ultimo giorno di prigione”, brano contenuto nel suo secondo album “Hybris”, uscito in versione sia fisica che digitale, è un giovane cantautore lunigianese dalla penna profondamente impegnata nel sociale e nell’attualità.
Vincitore del Premio Baccanali del Museo della Resistenza e del primo premio della critica a “Una città per cantare” nel Teatro di Lucio Dalla a Bologna e dell’Agesci Music Festival, canta e scrive da sempre brani con una forte valenza sociale, suonando negli ospedali e nelle carceri, regalando ai malati terminali e agli ergastolani, momenti di confronto e insieme di distensione.
Già ospite al Barone Rosso di Red Ronnie e in trasmissioni internazionali dedicate agli italiani all’estero, Mattia Bonetti si sta dedicando alla realizzazione dei prossimi live show: l’idea, nata insieme ad una disegnatrice, è quella di portare lo spettatore dentro il concerto, assistendo alla realizzazione di quadri e di installazioni visive che allegoricamente rappresentino i temi portanti dei brani interpretati. Musica e la visual art si fonderanno su un unico piano, per aumentare il coinvolgimento dello spettatore e rendere ogni concerto unico nel suo genere.