Quasi trecento studenti hanno affollato il Country club di Pontremoli per ‘Pitagorà’, una campagna di sensibilizzazione sui servizi dedicati ai giovani. L’evento è stato organizzato da Società della salute della Lunigiana, Azienda Usl Toscana nord ovest, Comune di Pontremoli, in collaborazione con Lions Pontremoli Lunigiana, Futuro aperto, Aurora domus, Madre Cabrini, Centro disturbi del comportamento alimentare, Comunità pedagogico riabilitativa Monte Brugiana, Federsanità.
All’evento di questa mattina hanno partecipato tutti gli studenti delle classi prime degli istituti superiori della Lunigiana, che hanno potuto vedere uno spettacolo teatrale, avvicendarsi nei vari stand dedicati ai servizi, ascoltare una conferenza dell’antropologo Alessandro Bertirotti e per finire ballare tutti assieme. Il via all’evento alle 9, con i saluti del presidente dalla Società della Salute Roberto Valettini, del sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri, del direttore Marco Formato. Hanno spiegato ai ragazzi come si sarebbe svolta la mattinata e ringraziato tutti i partecipanti e gli operatori.
Per cominciare uno spettacolo teatrale intitolato ‘Cambio di stagione, un armadio di domande’, con Ilaria Solari e Antonio Branchi, progetto e regia di Virginia Martini, elementi di scena Beatrice Ficalbi, collaborazione tecnica Giancarlo Mottini, per Blanca Teatro. I due attori, con un linguaggio schietto, colorito e diretto hanno coinvolto i ragazzi affrontando molte delle loro paure, ma anche dubbi e cambiamenti che si possono provare durante l’adolescenza. Alle dieci hanno aperto gli stand informativi e i ragazzi, suddivisi in gruppi, hanno interagito con tutti gli esperti che li hanno coinvolti con domande, giochi, brevi laboratori, mostrando i servizi presenti in Lunigiana a cui tutti possono accedere.
Lo stand del SERD ha offerto un supporto informativo sui servizi di prevenzione contro il fumo e l’abuso di alcol, con la partecipazione di un team composto da un medico, uno psicologo, un educatore e un tecnico del Centro antifumo. Gli studenti hanno ascoltato informazioni sulla prevenzione del fumo, con attività interattive, utilizzando un analizzatore di monossido di carbonio per monitorare l’impatto del tabacco. Altri ragazzi hanno esplorato i rischi legati al consumo di alcol, con l’ausilio di occhiali che simulano l’effetto dell’ebbrezza, sensibilizzando sulle conseguenze degli eccessi e promuovendo una maggiore consapevolezza critica.
Allo stand UFSMIA c’erano psicologi, neuropsichiatri ed educatori professionali, pronti ad ascoltare le emozioni suscitate dalla rappresentazione teatrale. L’incontro ha avviato uno spazio di riflessione e confronto, dove dare voce alle molteplici sfumature di emozioni e sensazioni personali, con un’attenzione particolare alle esperienze legate all’ansia, spesso vissute durante l’adolescenza.
Spazio anche al Consultorio Giovani, dedicato ai ragazzi dai 13 ai 25 anni, un luogo sicuro dove poter parlare liberamente, anche senza la presenza dei genitori, per i minorenni e al Centro donna, dove si è parlato della violenza di genere. I giovani hanno che affrontato il tema della contraccezione,le esperte li hanno guidati con un gioco e domande a cui risponde a squadre.
Al consultorio professionisti esperti forniscono consulenze personalizzate in un ambiente riservato, permettendo ai giovani di esplorare le opzioni più adatte alle proprie esigenze. Il servizio include educazione alla salute sessuale, risorse informative e supporto continuo, con l’obiettivo di promuovere decisioni informate e sicure riguardo alla sessualità. Per finire un percorso intitolato ‘La salute vien mangiando’ a cura della nutrizionista Sofia Demartis, della residenza Madre Cabrini DCA che ha suggerito alcuni strumenti utili per trovare un equilibrio con alimentazione e movimento.
Al termine della mattinata è intervenuto Alessandro Bertirotti, antropologo della mente e docente all’Università degli studi di Genova, con una relazione intitolata ‘Solidarietà e sopravvivenza: il ruolo cruciale della cooperazione nell’evoluzione umana’, che a tratti ha commosso gli studenti, sollevando anche domande e curiosità. “Iniziative di questo genere – ha detto a margine dell’incontro – hanno un vero significato, storico e culturale, nel momento in cui stabiliamo un contatto più duraturo nel tempo coi ragazzi, che ci dicono cosa si aspettano, cosa vogliono e desiderano e se quello che abbiamo fatto per loro ha avuto senso. Li invito quindi a compilare il questionario anonimo online, su Google forms, per esprimere un’opinione sui servizi con cui sono entrati in contatto. Si sentiva davvero l’esigenza di una giornata simile, che ha anche suggerito un modo di fare sistema”.