17 Aprile 2024, mercoledì
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Donatori di Musica, nuovo appuntamento al Noa con Sumiko Hojo

Il Primario di Oncologia dell’Ospedale delle Apuane, Andrea Mambrini, nel presentare la concertista Sumiko Hojo, ne elogia il talento e ne descrive l’esibizione associandola ad un magia dialettica che riassume nel titolo: “la bellezza, la tenerezza e la rinascita”.

Riassume il ruolo del gruppo “Donatori di Musica” e cita anche il marito della musicista giapponese, Stefano Lazzoni, insegnante di lettura della partitura alla conservatorio di Como ma sopratutto grande comunicatore e grande amico e frequentatore dei salotti musicali della associazione. Ed infatti, raccolto il ruolo dal medico, Stefano Lazzoni si esibisce in una “logorroica”, per sua stessa ammissione, oratoria, nella quale riassume i contorni ed i contenuti, con qualche arricchimento personale, delle musiche che la pianista Sumiko Hojo andrà a presentare.

Esordisce con una citazione di Seneca: “Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele.” E, dopo una riflessione sulla preoccupante quotidianità si orienta nella descrizione dei brani che la moglie, Sumiko Hojo, eseguirà. “Il Concerto nach Italienischen Gusto – continua Lazzoni – è conosciuto anche come Concerto in stile italiano ed è una delle composizioni più superbe composte da Johann Sebastian Bach. Il maestro tedesco matura questa opera dopo un periodo di grande riflessione e studio di alcuni suoi predecessori italiani fra i quali Antonio Vivaldi. E’ composto da tre movimenti che l’artista immagina eseguiti su un clavicembalo per cui cadenze, virtuosismi e movimenti sono pensati su quello strumento. La trasposizione sul pianoforte, all’epoca meno preferito al clavicembalo, non comporta alcuna variazione melodica: è infatti l’abilità dell’esecutore che trasporta ed armonizza le accentature nella cellula ritmica, dinamica che accompagna la battuta.”

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“Si tratta di tre movimenti, – conclude poi il musicista – Allegro, Andante e Presto che tramite la moduazione dell’esecutore assumono una fluidità senza interruzione che ne esalta le armonie trasferendo emozioni e senzazioni talvolta anche contrapposte ma sempre equilibrate, proporzionate ed eleganti.”

La scena è stata poi passata alla pianista Sumiko Hojo. Tokio la sua città natale, si trasferisce giovanissima in Italia e si diploma al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano (presso il quale è adesso titolare della cattedra di Pianoforte complementare). Concertista di fama internazionale collabora varie orchestre fra le quali l’Orchestra Sinfonica di Novosibirsk (Russia) e la Shin Nihon Orchestra di Tokyo.

Qualche tocco ed immediatamente i presenti hanno percepito il grandissimo talento della pianista. Applausi, ovazione, consensi ed elogi hanno poi restituito alla giovane musicista l’approvazione dei presenti.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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