mercoledì 26 Marzo 2025

Davvero il caso di Cecilia Sala è come quello dei “marò”?

“Felice che Cecilia Sala sia rientrata sana e salva in patria… in quella patria che grazie al nostro Presidente del Consiglio, le ha garantito la libertà, dimostrandole di dimenticare le sue passate osservazioni sui nostri marò e le ha insegnato cosa significa adesso essere cittadini italiani”.

Così ha commentato il sindaco di Massa Francesco Persiani (centrodestra) la liberazione della giornalista rimasta per 21 giorni in carcere senza un’accusa precisa.

Le parole del primo cittadino massese hanno scatenato polemica, sebbene rappresentino solamente una parte dei commenti circolati in rete non recentemente ma subito dopo che in Italia si è appreso dell’incarcerazione della giornalista, rea, secondo molti, di aver esposto all’età di 17 anni, commenti duri sulla situazione dei marò (Scrisse: “Salvare due persone giocandosi la propria affidabilità significa metterne in pericolo molte di più”).

“Le dichiarazioni del sindaco di Massa, Francesco Persiani, contro Cecilia Sala sono gravi e mancano completamente di sensibilità e rispetto. Attaccare una giornalista appena rientrata in Italia dopo un periodo di detenzione in Iran è non solo un gesto fuori luogo, ma anche un segnale preoccupante nei confronti della libertà di stampa e del lavoro di chi rischia anche la propria vita per garantire un’informazione libera e indipendente – ha scritto in una nota il consigliere PD in regione Giacomo Bugliani -. Invito il sindaco Persiani a riflettere sull’importanza dei valori democratici e a ritirare le sue affermazioni, porgendo le dovute scuse a Cecilia Sala. È fondamentale che tutte le istituzioni, a ogni livello, difendano chi opera per tutelare il diritto all’informazione, un pilastro imprescindibile della nostra democrazia”.

Ma è davvero possibile – come ha fatto Persiani – assimilare la vicenda Sala con quella dei due marò?

No, e vediamo perché:

Cecilia Sala:

Professione: Giornalista italiana di 29 anni.

Arresto: Detenuta a Teheran il 19 dicembre 2024 con l’accusa di aver violato le leggi della Repubblica Islamica dell’Iran. 

Motivazioni: Le autorità iraniane hanno dichiarato che Sala ha violato le leggi locali durante il suo soggiorno con visto giornalistico. Alcune fonti suggeriscono che il suo arresto possa essere stato una risposta all’arresto in Italia di un cittadino iraniano accusato di traffico di tecnologia per droni. 

Detenzione: Reclusa nel carcere di Evin, noto per ospitare prigionieri politici e dissidenti. È stata rilasciata l’8 gennaio 2025 dopo negoziati diplomatici tra Italia e Iran. 

I Marò (Massimiliano Latorre e Salvatore Girone):

Professione: Fucilieri di Marina italiani impegnati in missioni antipirateria.

Incidente: Il 15 febbraio 2012, mentre erano a bordo della petroliera italiana Enrica Lexie al largo delle coste del Kerala, in India, hanno sparato contro un peschereccio, uccidendo due pescatori indiani. I marò hanno dichiarato di aver scambiato il peschereccio per una barca di pirati. 

Arresto: Arrestati dalle autorità indiane e accusati di omicidio. La vicenda ha dato luogo a una lunga disputa legale e diplomatica tra Italia e India. 

Detenzione e Processo: Dopo anni di detenzione e restrizioni, il caso è stato risolto nel 2021 con un accordo che prevedeva un risarcimento alle famiglie delle vittime e il ritorno dei marò in Italia. 

Differenze Chiave:

Natura dell’Accusa: Cecilia Sala è stata arrestata per presunte violazioni delle leggi iraniane durante l’esercizio della sua professione giornalistica, mentre i marò sono stati accusati di omicidio in relazione a un incidente durante una missione militare.

Contesto Geopolitico: L’arresto di Sala potrebbe essere stato influenzato da dinamiche diplomatiche tra Italia e Iran, mentre il caso dei marò ha coinvolto questioni di giurisdizione e diritto internazionale tra Italia e India.

Durata e Risoluzione: La detenzione di Sala è durata circa tre settimane ed è stata risolta attraverso negoziati diplomatici. Il caso dei marò si è protratto per quasi un decennio, con complesse implicazioni legali e diplomatiche.

In sintesi, mentre entrambi i casi hanno coinvolto cittadini italiani arrestati all’estero, le circostanze, le accuse e le implicazioni diplomatiche differiscono significativamente tanto da non poter essere equiparate.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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