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Coronavirus, “Nessun indennizzo agli infermieri contagiati in Toscana”

“Un accordo puramente politico che non rende giustizia agli infermieri impegnati ogni giorno in corsia per combattere l’emergenza sanitaria e in particolare a coloro che hanno contratto il Coronavirus”. Giampaolo Giannoni, segretario regionale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, critica fortemente la legge appena approvata dal Consiglio Regionale della Toscana, che stabilisce indennità giornaliere di diversa entità per il personale sanitario in servizio nelle strutture ospedaliere del territorio.

“Nessun indennizzo per gli infermieri in malattia a causa del Covid-19, disparità di trattamento tra colleghi, penalizzazione dei turnisti, nessuna indennità aggiuntiva né per il servizio di emergenza urgenza del 118, né per gli infermieri delle unità territoriali, anch’essi impegnati in prima linea in questa battaglia: la legge della Regione Toscana è iniqua e irrispettosa”, dichiara Giannoni.

“D’altra parte – aggiunge Giannoni – la legge prende le mosse da un accordo sottoscritto unicamente dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Il Nursind, unico sindacato rappresentativo degli infermieri, non è stato ascoltato per la stesura della legge, nonostante abbiamo sollecitato un incontro in Regione. Eppure rappresentiamo oltre 7.000 infermieri in Toscana”.
“Peraltro si tratta di un accordo precario – sottolinea il segretario di Nursind Toscana – che stabilisce una indennità aggiuntiva giornaliera solo per il mese di aprile, quando ormai è chiaro che l’emergenza durerà ancora a lungo”.
“Nonostante le minacce di diffida da parte del Presidente Enrico Rossi per aver denunciato le gravi inadempienze della Regione Toscana nella gestione dell’emergenza sanitaria in corso – conclude Giannoni – come sindacato Nursind non possiamo esimerci dallo stigmatizzare un accordo politico fatto sulla pelle degli infermieri”.

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