20 Aprile 2024, sabato
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Consorzio di Bonifica, i consiglieri eletti in Lunigiana replicano all'attacco della minoranza

Replicano all’intervento dei consiglieri di minoranza del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord della lista Insieme per il TerritorioGiampaolo Bertola, Pietro Casali e Fortunato Angelini – che erano intervenuti dopo la protesta dell’agricoltore aullese Davide Spediacci, legata all’allaccio dell’impianto irriguo.

Sono i consiglieri di maggioranza eletti nel territorio della Lunigiana, Enrico Petriccioli, Luigi Pagani, Paolo Ciotti e Antonio Maffei, che affermano: “In assemblea consortile avete votato contro l’accensione del mutuo di circa 300 mila euro per effettuare i lavori di recupero della rete irrigua della Lunigiana. Poi, sulla stampa attaccate l’amministrazione del Consorzio 1 Toscana Nord, che da due anni ha acquisito la gestione dell’infrastruttura, e che solo nel 2020 è riuscita ad investire oltre un milione e 700 mila euro per avviare le operazioni di recupero di tubature e opere idrauliche. Ecco, c’è chi lavora e chi invece chiacchiera, senza mai fare una proposta positiva. Di fronte all’evidenza un po’ di coerenza non guasterebbe, cari Angelini, Bertola e Casali!”.

“Lo sanno, il vecchio presidente del Consorzio del Massaciuccoli, Angelini, e il vecchio sindaco di Camaiore, Bertola, che sulla rete irrigua della Lunigiana, nel 2020, il Consorzio sta investendo qualcosa come un milione e 700 mila euro? – proseguono Petriccioli, Pagani, Ciotti e Maffei – e che solo 100 mila euro provengono dalle concessioni pagate dagli utenti che utilizzano l’acqua, mentre le altre risorse sono state intercettate sulla linea di stanziamento del Piano di sviluppo rurale o individuate tramite mutui contratti. In totale, abbiamo predisposto oltre 11 milioni di euro di progetti di recupero immediatamente cantierabili.

Chiediamo l’aiuto di tutti, a partire dai comuni, per individuare tali fondi, su tutti i bandi disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo. Probabilmente no, tutto questo non lo sanno. Visto anche il voto contrario, espresso al momento dell’accensione del mutuo. Facile non assumersi le responsabilità delle scelte, e poi attaccare chi invece sta lavorando sodo per il pieno recupero di una rete oggettivamente vetusta, che richiederà una lunga serie di interventi strutturali, da spalmare necessariamente negli anni a venire. Speculare su guasti di rilevanza significativa a fini politici ci pare davvero inqualificabile”.

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