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Centri estivi a Villafranca nel 2020, l’Amministrazione chiarisce

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa della maggioranza villafranchese:

In merito alle affermazioni dei nostri consiglieri di minoranza, secondo le quali il comune di Villafranca in Lunigiana non avrebbe realizzato alcun centro estivo nel 2020, vorremmo tranquillizzare le famiglie che immaginiamo si ricordino che in realtà a conti fatti, di centri estivi ne vennero realizzati due. A seguito della prima ondata pandemica, in un momento in cui tutti noi, con ansia e preoccupazione, cercavamo di tornare alla normalità di quella quotidianità perduta, in un’estate in cui tante iniziative erano ancora vietate, tante altre vennero rimandate per non creare pericolosi assembramenti e altre ancora vennero effettivamente realizzate tra mille attenzioni e con un enorme dispiegamento di forze ed energie, l’amministrazione comunale si operò per garantire il servizio di un centro estivo , sapendo bene quanto fosse importante sia per i piccoli che per le loro famiglie.

Quando fu chiaro che sarebbero arrivati i fondi pubblici (senza i quali non è mai stato possibile realizzare il campus estivo, neanche prima della pandemia), la nostra amministrazione contattò subito la Venerabile Misericordia di Villafranca, in virtù della storica collaborazione nella gestione di Estate Ragazzi, per sapere se fossero disponibili anche per l’estate 2020. In attesa di ricevere una risposta dall’associazione e di recepire le direttive della Regione per la gestione dei centri estivi,  lanciammo un sondaggio per conoscere il numero dei bambini interessati a partecipare ad Estate ragazzi 2020. L’indagine, chiusasi il 10 giugno, ha registrato l’interesse delle famiglie di soli 22 bambini in tutto il comune. Tutti di un’età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Successivamente, una volta arrivate le nuove disposizioni anti Covid, che prevedevano specifici protocolli sanitari e l’aumento del personale da impiegare,  la Misericordia ha rifiutato a malincuore la nostra proposta, dicendo di non riuscire a gestire il progetto a queste condizioni, perciò, abbiamo cercato soluzioni alternative.

La prima soluzione che è stata trovata nel centro giovanile di Villafranca, servizio comunale gestito dalla Società della Salute, che a sua volta non avrebbe potuto riprendere se avesse continuato a rimanere nei locali chiusi in cui si trova normalmente. Perciò, d’accordo con gli educatori, abbiamo deciso di spostarlo al Bottero, chiedendo  inoltre alla SdS di ampliare l’orario e di rivolgere il servizio alla fascia d’età 6-11 anni, proprio per non disattendere le aspettative di quelle famiglie che avevano partecipato al sondaggio. Così facendo, è stato ampliato un servizio già attivo (già pagato dal comune con la quota che regolarmente versa alla Società della Salute) e totalmente gratuito per gli utenti, che si è svolto dal 1° luglio fino a settembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.

Siccome i finanziamenti ricevuti potevano essere utilizzati per creare un servizio nuovo e non per implementare uno già esistente e gestito da un altro ente, dopo aver valutato interessante e valida la  loro proposta, abbiamo deciso di affidare la gestione di un centro estivo pomeridiano agli operatori ed educatori di Sigeric, che per l’estate 2020 aveva realizzato un pacchetto di attività e laboratori per i bambini. E così si arriva alla seconda soluzione, con il campus “E(ri)state insieme”, che si è tenuto dal 3 al 29 agosto, presso i locali dell’ex asilo in Via degli orti, dal lunedì al venerdì, dalle 14:30 alle 18:30.

Anche in questo caso senza spese a carico della famiglie.

Dato che l’affluenza dei bambini è stata decisamente inferiore a quella degli anni precedenti, situazione prevedibile e comprensibile, vista l’emergenza sanitaria, ovviamente non abbiamo utilizzato tutti i finanziamenti a disposizione, pensati e vincolati per coprire prettamente le spese di gestione.

In sostanza, dato che si trattava di soldi pubblici e vincolati, abbiamo restituito ciò che non abbiamo speso, come previsto  dalla legge, senza impegnarlo per altre iniziative o per i centri estivi futuri, dato che non era possibile farlo.

Ora che abbiamo chiarito i dubbi della minoranza, legittimi soprattutto per i nuovi consiglieri (che avrebbero però potuto fare un po’ di ricerca), vorremmo chiedere noi, ai due consiglieri di minoranza che erano già in carica lo scorso mandato, quindi nell’estate del 2020, come hanno fatto a non ricordarsi che di centri estivi quell’anno ne furono realizzati due? Probabilmente lanciarsi nella campagna elettorale con quel caldo e dopo tanti mesi di stallo, deve averli gettati un po’ in confusione…

Redazione
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