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Cattiva condotta, revocato l'obbligo di firma per un 43 enne, che torna in carcere

A Febbraio lo straniero, aveva rubato alcune birre e un pollo arrosto nel supermercato del centro commerciale “La Perla” di Bonascola, frazione di Carrara. In preda ai fumi dell’alcool, aveva poi dato in escandescenze, arrivando a prendersela con chiunque gli capitasse a tiro, al punto da mettere a repentaglio l’incolumità dei negozianti e dei clienti, che alla fine avevano chiesto aiuto al 112, per segnalare i disordini che quell’uomo stava creando nel centro commerciale.
L’uomo era stato poi arrestato con non poca fatica dai Carabinieri, a loro volta bersagliati di pesanti offese e di minacce di morte, del tipo: “vi taglio la testa” e “vi spezzo le ossa”. Addirittura non aveva risparmiato minacce “a distanza” nei confronti di Carabinieri assenti con i quali aveva avuto a che fare in passato e per questo motivo, evidentemente, nutriva ancora un profondo rancore.
Arrestato per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, il 43enne magrebino era stato poi processato per direttissima e aveva patteggiato una pena a otto mesi e 20 giorni di reclusione, scusandosi pubblicamente in Tribunale per tutto quello che aveva combinato la sera prima, comprese le minacce ai Carabinieri. Il Giudice Giovanni Maddaleni, però, prima di rimetterlo in libertà con la “condizionale”, gli aveva imposto l’obbligo di firma tutti i giorni presso la Caserma dei Carabinieri di via Chiesa, a Carrara.
Tornato libero, lo straniero anziché comportarsi bene come aveva promesso in Tribunale, è tornato ad essere un vero e proprio “pericolo pubblico” per Carrara. In giro per la città ha cominciato a combinare guai “ad alto tasso alcolico”, rubando a destra e a manca generi alimentari, oltre che a fare incetta di consumazioni in diversi bar della zona per poi darsela a gambe al momento di pagare, o peggio ancora facendo la voce grossa con i proprietari, al punto da costringerli a lasciar perdere per timore di ritorsioni.
Come se non bastasse, recentemente aveva anche creato un gran trambusto a bordo di un autobus della linea urbana, costringendo il conducente a chiamare le Forze dell’Ordine e per ultimo, ripetendo lo stesso “copione” che gli era costato l’arresto a Febbraio, aveva pasteggiato dentro un supermercato con una confezione di surrogato di caviale rubata dagli scaffali, insultando pesantemente una cassiera che lo aveva scoperto e che a quel punto era stata costretta a far intervenire nuovamente i Carabinieri.
Non sono mancate nemmeno le ripetute violazioni dell’obbligo di firma in Caserma, dove spesso si presentava in stato di ubriachezza, senza risparmiare occhiatacce e provocazioni ai militari dell’Arma di servizio alla porta.
Alla fine, la “cattiva condotta” del 43enne è stata portata all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri della Compagnia di Carrara, che hanno depositato una dettagliata informativa con la descrizione di tutto quello che aveva combinato in giro per Carrara nelle ultime settimane. Per questo motivo, è scattato il provvedimento del giudice Giovanni Maddaleni, che ha ordinato di riportarlo nuovamente in carcere.

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