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Auto nuova e assicurazione, ecco come fare

Vi siete mai trovati nel bel mezzo di un cambio auto o nell’acquisto di un nuovo mezzo? Ci sono carte e documenti da presentare per rimanere in regola e spesso ci si fa prendere dal panico, vediamo quindi insieme come stipulare un’assicurazione per un’auto nuova.

Se cambiate un’auto è importantissimo avere subito una polizza assicurativa, è possibile trasferirla oppure farne una nuova. Nel primo caso dovete fare molta attenzione alle condizioni definite all’interno del contratto. Ci si può recare presso la propria compagnia, presentare certificato di rischio del veicolo già assicurato, carta verde, documento di vendita o rottamazione, esportazione all’estero, oppure cessazione della circolazione.

Attenzione però, si può operare un trasferimento della polizza solo se la vecchia automobile viene venduta o rottamata. Se invece avete in mente di tenere il veicolo fermo è possibile fare un passaggio di proprietà ad un familiare convivente (neopatentato o con attestato di rischio scaduto da almeno tre mesi dall’ultimo contratto assicurativo) che potrà così avere una classe di merito meno dispendiosa di quella che otterrebbe altrimenti.

C’è anche un’altra possibilità: sospendere la vecchia polizza e stipulare un’assicurazione per il nuovo mezzo con la classe di merito acquisita negli anni precedenti, l’importante è che la nuova auto su cui viene fatta l’assicurazione non sia mai stata soggetta ad un contratto di polizza. Nel caso poi ci sia la necessità di riutilizzare il vecchio veicolo sarà possibile riattivare l’assicurazione messa in stand-by o trasferirla ad un altro veicolo appena acquistato.

Fate poi molta attenzione alle truffe. IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ha stimato che i siti fraudolenti segnalati e bloccati nel 2020 sono stati 241, contro i 168 del 2019 e i 50 del 2017.

Le tecniche usate dai truffatori ormai sono ben consolidate e sono comuni a tanti altri tentativi di raggiro che si possono trovare in Rete. Una volta finito sul sito irregolare e forniti i propri dati, il consumatore viene spesso e volentieri contattato dal truffatore (tipicamente da un numero di cellulare o mediante servizio di messaggistica in modo da rendere tutto più anonimo possibile), che si spaccerà per un consulente telefonico o un intermediario.

Attraverso la targa ed altri dati forniti dal cliente, il truffatore sarà anche in grado, accedendo a varie banche dati o a fonti pubbliche, di avere un’idea indicativa del prezzo che l’assicurato dovrebbe pagare e, conseguentemente, di proporre al consumatore un ipotetico “prezzo scontato”, invitante, non del tutto irragionevole e abbastanza verosimile.

Eventuali documenti verranno richiesti al cliente tramite messaggi (pratica che non ha nulla di ufficiale): sempre utilizzando lo stesso canale, gli verrà fornito il preventivo, gli estremi di pagamento, spesso riferiti a movimenti non tracciabili quali carte prepagate/ricaricabili e, infine, la polizza contraffatta.

Spesso ci si accorgerà di essere stati raggirati solo quando ci si troverà ad affrontare un sinistro o un controllo da parte delle forze dell’ordine. Le indagini non saranno comunque immediate e con ogni probabilità i truffatori avranno già cambiato numeri e indirizzi per continuare nella loro azione malavitosa.

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