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Autore: Carlo Vedani
Le Borse europee procedono all’insegna del trading range e della rotazione settoriale, ma, dopo tre anni di rialzo e nove mesi di buone prestazioni, un po’ calma è fisiologica. A Wall Street, sono i tecnologici a sostenere i listini, soprattutto Nvidia con la sua capitalizzazione titanica di 4.000 miliardi di dollari. Sembra che la crescita possa solo andare avanti, a patto, che la valutazione sia supportata dagli utili. Sul futuro più prossimo delle Borse, che fino ad ora sembrano vaccinate contro eventi avversi, pesano tre incognite: tassi, dazi e situazione geopolitica. Per quanto riguarda la Fed, i mercati hanno già…
La telenovela dei dazi continua a offrire colpi di scena. Ora è la volta dell’accordo preliminare fra Stati Uniti e Cina che prevede una riduzione reciproca delle tariffe per 90 giorni, in attesa dell’intesa definitiva. L’evento ha suscitato reazioni positive dalle Borse che, in verità, avevano già recuperato gran parte dello storno causato dall’annuncio delle tasse doganali. La strategia migliore si è rivelata ancora una volta quella conservativa. Ora le Borse europee possono anche approfittare di multipli più bassi rispetto a quelli americani, e sono in grado di convincere gli investitori a puntare ancora di più sull’azionario del nostro continente.…
Le Borse hanno annullato a velocità inaspettata gli storni dovuti alle tariffe doganali di Trump, tornando intorno ai livelli pre-dazi e ad un andamento normale. Sembra incredibile perché, date le quotazioni attuali, il 2 aprile è stato letteralmente cancellato dai mercati. Ancora una volta, a vincere è stato chi ha mantenuto i nervi saldi: la storia insegna che, salvo pochi e circostanziati crack, è sempre meglio non reagire istintivamente ai crolli degli indici. Anche la Borsa americana è stata protagonista di una netta ripresa. Attualmente, a fare la differenza fra i mercati Usa e Ue sono i tassi. E’ comunque…
Nella settimana che si è aperta con l’improvvisa scomparsa di Papa Francesco, i mercati si confermano poco intonati. L’Europa cerca di evitare nuovi storni, in attesa di tempi migliori, mentre New York continua a soffrire per il terremoto causato dai dazi e dalle tensioni fra il presidente Usa e la Fed. Sugli Stati Uniti pesano molto la fuga degli investitori e l’indebolimento del dollaro che perde dall’euro e da gran parte delle principali valute mondiali. La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina ha effetti negativi sull’economia reale, soprattutto americana. Anche la maggior parte delle materie prime soffre. In…
L’apertura di questa settimana ha evidenziato un ribasso del Nasdaq a causa dell’arretramento delle sette bigtech. E‘ vivo il timore di una bolla, i cui rischi erano stati ampiamente preannunciati. Le aziende tecnologiche hanno corso troppo, una discesa era facile da prevedere, anche in virtù della rotazione settoriale in atto da gennaio. A influire sul calo anche le misure restrittive Usa alla Cina sui chip, ma anche l’ufficializzazione dei dazi contro Pechino, Canada e Messico che non è ancora chiaro se siano minacce serie o boutade per trattare su temi ben precisi. Certo è che in aprile potrebbero presentarsi nuovi…
Fino a pochi giorni fa, il nome di Liang Wenfeng era sconosciuto al grande pubblico occidentale. Ma lunedì scorso la sua DeepSeek, start up di intelligenza artificiale, ha conquistato le prime pagine dei giornali. E’ bastato che superasse ChatGpt come app gratuita meglio valutata dagli utenti per causare panico nella Silicon Valley e al Nasdaq: Nvidia ha perso oltre il 17% e sono arretrati sensibilmente anche altri produttori di microchip e bigtech come Alphabet, Microsoft e Oracle. A scatenare il terremoto a Wall Street è stata sicuramente la consapevolezza che le prestazioni del chatbot cinese possono rivelarsi migliori di quelle…
Il contesto internazionale è molto complesso. A partire dalla fulminea avanzata delle milizie jihadiste in Siria, per proseguire con l’imbarazzante annullamento del primo turno delle elezioni presidenziali in Romania. Preoccupa anche la crisi di governo in Francia, peggiorata dalla precaria situazione economica e dall’impossibilità di convocare le elezioni fino a luglio 2025. Nonostante tutto le Borse riescono a superare queste gravi difficoltà. Il Dax evidenzia un andamento da record, spinto da titoli tecnologici, finanziari e industriali. Anche Piazza Affari ha recuperato, grazie alle buone prestazioni dei finanziari. Senza i ribassi del settore auto, probabilmente le Borse correrebbero ancora di più.…
Con la rielezione di Donald Trump abbiamo assistito a record storici per le Borse americane, rafforzamento del dollaro, ottima performance dei Treasury e poderoso balzo in alto dei bitcoin. La reazione euforica dei mercati made in Usa, definita Trump Trade, dipende certo dal risultato netto delle urne, ma soprattutto dal programma economico del tycoon, favorevole alle imprese e orientato al calo delle tasse per le aziende, con una campagna di reindustrializzazione del Paese. Trump dovrà però mettere in atto il programma entro due anni, prima che un’eventuale ripresa dei democratici alle prossime elezioni di mid term tolga ai repubblicani la…
Donald Trump ce l’ha fatta. Ha riconquistato la Casa Bianca, in una delle elezioni più incerte di questo secolo. Il suo ritorno dovrebbe segnare un cambio di paradigma nella politica economica americana, sia internamente, sia nei suoi rapporti con i partners europei e il resto del mondo. Donald Trump ha vinto le elezioni basandosi su tre elementi chiave: l’inflazione, che durante la presidenza Biden ha eroso in maniera significativa il potere d’acquisto delle classi medio basse; l’aumento abnorme dell’immigrazione illegale; la lotta alle teorie woke, solidaristiche e politically correct – ma sotto certi aspetti minate da una deriva “integralista” -…
La Bce ha deliberato l’ulteriore abbassamento del costo del denaro di 25 punti ed entro la fine dell’anno potrebbe verificarsi un’altra sforbiciata. Nel 2025, anche a causa della crisi industriale europea, il ritmo dei tagli potrebbe velocizzarsi, per avvicinarsi al tasso target del 2%. La risposta delle Borse è stata neutrale perché i mercati avevano già scontato la decisione. La scorsa settimana per le Borse europee è quindi stata brillante; i listini hanno poi rifiatato alla riapertura, anche per l’attesa delle prime trimestrali Usa. Ottime anche le prestazioni di Wall Street, in positivo già da sei settimane, mentre la Cina…
Per le Borse europee, la prima settimana di ottobre è stata leggermente negativa. Piazza Affari ha poi recuperato grazie ai “soliti” titoli bancari. A causa delle performance negative dei listini americani e di Hong Kong, la situazione in Europa è ora all’insegna di un trading range, ampiamente previsto perché, per le Borse, ottobre è storicamente il peggior mese dell’anno. Prosegue invece la crisi dell’auto, schiacciata dall’agenda green. Che qualcuno ha rinominato yellow deal, visti i rischi di vedere il settore europeo nelle mani della Cina. L’UE sta valutando l’introduzione di dazi, che però molti osservatori bollano come la risposta sbagliata…
Dopo una settimana positiva, le Borse europee hanno subito un arretramento, anche se il trend resta moderatamente rialzista. Dopo la serie di profit warning lanciata da varie case europee, la crisi del settore automobilistico ha penalizzato i listini. Stellantis ha perso oltre il 14% in un giorno. Una crisi non imprevista: negli ultimi mesi, il gruppo ha quasi dimezzato la sua capitalizzazione. Come già ricordato, il passaggio all’elettrico non piace agli automobilisti, mentre per timore di nuove restrizioni all’endotermico c’è freddezza anche rispetto all’acquisto di auto tradizionali che, però, il resto del mondo continuerà a produrre. E’ lecito sperare che…
Come ampiamente previsto, la Bce ha ridotto il costo del denaro, abbassandone il valore di 25 punti base. Praticamente scontato un ulteriore intervento prima di fine anno, anche se non è facile prevedere in quale mese avverrà. Era scontato ed è avvenuto: la Bce ha tagliato per la seconda volta nell’anno il costo del denaro, con un calo di 25 punti ampiamente previsto. In realtà ha fatto di più, ha cambiato il differenziale fisso fra il tasso sui rifinanziamenti a quello sui depositi, stabilendo un nuovo valore fra i due rapporti. Le banche hanno già iniziato a diminuire gli interessi…
Come ampiamente previsto, la Bce ha ridotto il costo del denaro, abbassandone il valore di 25 punti base. Praticamente scontato un ulteriore intervento prima di fine anno, anche se non è facile prevedere in quale mese avverrà. Era scontato ed è avvenuto: la Bce ha tagliato per la seconda volta nell’anno il costo del denaro, con un calo di 25 punti ampiamente previsto. In realtà ha fatto di più, ha cambiato il differenziale fisso fra il tasso sui rifinanziamenti a quello sui depositi, stabilendo un nuovo valore fra i due rapporti. Le banche hanno già iniziato a diminuire gli interessi…
Poco dopo il rimbalzo di fine agosto, le Borse tornano giù. Ma il calo evidenziato non è marcato come quello di un mese fa, e già si evidenziano parziali recuperi. I listini stanno attraversando una fase di trading range neanche tanto ampio, con un crescente peso degli avvenimenti geopolitici sull’andamento dei mercati. Conto alla rovescia per il taglio dei tassi Il mese in Borsa si è aperto con una nuova fase orso. Non c’è da preoccuparsi più di tanto, perché si è già verificata una pur parziale rimonta e perché settembre e ottobre sono storicamente mesi non troppo brillanti. Inoltre,…
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