Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Asl al sindaco di Pontremoli Ferri:
Abbiamo ben presente la situazione dell’ospedale di Pontremoli e stiamo lavorando assiduamente per cercare soluzioni alla carenza di medici disponibili a esercitare nelle zone interne della ASL, non solo in Lunigiana. Dispiace l’usuale tono del Sindaco, poco rispettoso nei confronti della direzione ma soprattutto verso i professionisti che con abnegazione e senso di responsabilità stanno lavorando per riuscire a garantire a tutti servizi sanitari e adeguati senza fare “chiacchiere o friggere aria”.
Ciò premesso, sappiamo perfettamente che tre medici hanno chiesto il trasferimento in ospedali “più attrattivi”, come ad esempio Massa, e informiamo il Sindaco che, sia il primario sia il direttore del dipartimento medico stanno cercando le sostituzioni. Dei tre medici che dovrebbero andare via, uno sarà sostituito grazie all’ingresso di un collega proveniente da altra regione, mentre gli altri due hanno dato la diponibilità a prolungare la permanenza in Lunigiana, in attesa del concorso smart promosso dalla Regione Toscana per incentivare la carriera e le prospettive occupazionali di giovani medici in alcuni presidi delle aree interne e nelle isole, che si terrà nei primi giorni di settembre.
Per quanto riguarda l’hospice siamo convinti che si tratti di un servizio importante per la popolazione che arricchisce i servizi dell’intera zona. Non capiamo quindi le critiche, anche in questo caso del Sindaco.
Infine, grazie alla ricostruzione fatta dalla coordinatrice infermieristica, relativamente al paziente che sarebbe stato abbandonato sulla lettiga, possiamo affermare tranquillamente che il personale si è comportato correttamente e il signore è stato regolarmente assistito. Il paziente proveniente dal reparto di medicina doveva effettuare una visita cardiologica con eco-cuore. Era solo, non accompagnato da parenti ed è giunto in ambulatorio sul letto coperto da un lenzuolo, indossava il pannolone e risultava disorientato.
Proprio per questo motivo e per poterlo osservare direttamente, a garanzia quindi della sua sicurezza, il paziente è stato posizionato di fronte all’ambulatorio e, sempre piuttosto disorientato, ha cercato di alzarsi per recarsi in bagno. L’infermiere, in attesa dell’arrivo dei trasporti, lo ha accompagnato ai servizi, aiutandolo e tranquillizzandolo.