La vediamo chiusa, pressata in un contenitore trasparente: non più in grado di sventolare. È la bandiera storica del FAI (Federazione Anarchica Italiana), del 1946, proveniente dal Circolo Culturale Anarchico Gogliardo Fiaschi di Carrara, compagna di numerose lotte per l’affermazione dei diritti sociali, in nome dell’autodeterminazione di ogni individuo e lavoratore.
Batticuore. È simbolo della voglia di cambiamento verso orizzonti ugualitari, della soppressione di ogni sfruttamento – degli uomini sugli uomini -, sinonimo di emancipazione della personalità umana dal giogo opprimente di qualsiasi autorità politica, civile, religiosa, militare, emblema di solidarietà e cooperazione. Batticuore. È ora esposta al MACRO di Roma. Disattivata però della sua funzione primaria: così costretta, soffocata, diventa metafora della condizione umana, oppressa e schiacciata costantemente da chi esercita il suo dominio su di essa, prigioniera delle maglie del potere che controlla e soffoca costantemente ogni spinta libertaria e di ribellione con prevaricazione, sopruso e tirannia. Batticuore. È il nuovo lavoro di Daniela Spaletra, artista con base fra Lerici e Sarzana. Batticuore perché nonostante tutto questo il cuore di stoffa, compresso anch’esso nel contenitore in cui la bandiera è inserita, fatto a mano dallo stesso Gogliardo Fiaschi – anarchico, partigiano, antifascista -, da lì continua ad alimentare quel sogno che il drappo ancora evoca e una pretesa sovrana di riscatto del mondo e delle diverse singolarità.
La mostra. L’opera è inserita all’interno della mostra ARTE / ANARCHIA inaugurata lo scorso 19 marzo e nata da un’idea del collettivo Escuela Moderna / Ateneo Libertario per festeggiare i 10 anni di attività insieme alla storica rivista veneziana ApARTe, unica nel suo genere per come tratta i temi dell’Arte e dell’Anarchia. Alla base del progetto la volontà di concepire un incontro internazionale e una mostra sulla relazione tra l’Arte e l’Ideale con materiali provenienti da collezioni private e archivi A-cerchiati come Fuoriposto, Mestre, Archivio Berneri di Reggio Emilia, Gruppo Anarchico Cafiero – FAI Roma, Circolo Culturale Anarchico Gogliardo Fiaschi di Carrara, Centro Studi Pinelli, Centro Studi Libertati, A-Rivista Anarchica, FAL – Madrid e la partecipazione di artisti del calibro di Antonio Ciampi, Nicoletta Braga, Santiago Serra, Andreco, Enrico Baj.
Daniela Spaletra, nata a Torino e formatasi all’Accademia di Belle Arti di Carrara, è un’artista dalla profonda vocazione sociale e una connotazione delle sue opere fortemente femminile e ideologica. Ha scritto di lei Enrico Formica: “La femminilità nella sua arte significa adesione istintiva al territorio, alle radici, all’organicità dell’esistenza, alla necessità della relazione sociale”. Le sue installazioni riccamente polisemiche marcano lo spazio di intense relazioni che indagano nella memoria ancestrale collettiva, nel rito e, talvolta, tentano di colpire i sensi dell’osservatore cercando, con la loro collaborazione di modificare processi sociali e culturali. L’obiettivo è quello di favorire e sollecitare un partecipe coinvolgimento affinché i fruitori non siano solo semplici corpi, ma portatori di scelte e quindi possibilità concrete di cambiamento. Ha esposto in contesti come Museo del Bozzetto (Pietrasanta), Galleria Derbylius (Milano), Fino al cuore della rivolta (Fosdinovo), BOSS Gallery, Fourteen ArTellaro, CAMeC (La Spezia), Gate 26A (Modena) e Fotografia Europea OFF. Oggi torna al MACRO di Roma dopo avervi presentato a dicembre OM/Out of Metropoliz, installazione sonora realizzata con Andrea Luporini e Maria Grazia Cantoni, artisti con cui costantemente collabora.
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ARTE / ANARCHIA
19 – 31 marzo 2019
MACRO ASILO (Roma)
Da un’idea di Escuela Moderna/Ateneo Libertario / ApARTe°
Con opere di Andreco, Enrico Baj, Nicoletta Braga, Daniela Bognolo, Paolo Brolati, Belatz, Lorena Canottiere, Vico Calabrò, Andrea Chiarantini, Alberto Ciampi, Alessandro Colombo, Emiliano Coletta, Veronica Coltellacci, Antonella Conte, Flavio Costantini, Democracia, Rino De Michele, Marco Donnarumma, EnContingencia, Toni Ferro, Kiki Franceschi, Elisa Franzoi, Fotomovimiento colectivo, Fausto Grossi, Claudio Jaccarino, J.A.C.A colectivo, Alessio Lega, Leroy, Juan Loriente, Juan Pablo Macías, Domingo Mestre, Valerio Muscella, Guglielmo Manenti, Antonio Manuél, Byron Maher, Margherita Pevere, Professor Bad Trip, Laura Pinta Cazzaniga, Queen of the Bongo, Lavinia Raccanello, Pedro G. Romero, Alessandro Ragazzo, Oliver Ressler, Diego Rosa, Sarah Revoltella, Fabio Santin, Norma Santi, Santiago Sierra, Daniela Spaletra, Carlos Taibo, Claudia Tumminello, Todo Por La Praxis, Alain Urrutia, Alice
Vercesi, Luca Vitone, Erdrera Vendrell. Interventi estemporanei di Andrea Aureli, Franco Bunčuga, Pablo España, Pablo Fidalgo, Maurizio Guerri, Juan Pablo Macías, Lola Matamala, Massimo Mazzone, Fabio Santin, Ozlem Tanrikulu, Alain Urrutia. E, infine, video di Democracia, Donnarumma Pevere, Fotomovimiento, Juan Pablo Macias, Oliver Ressler, Santiago Sierra, Carlos Taibo, Luca Vitone. Maggiori informazioni al sito www.museomacro.it.