Colpiti con pugni e schiaffi da chi avevano appena soccorso. È accaduto in lungarno Santa Rosa, a Firenze, dove due operatori della Croce Rossa sono stati aggrediti attorno alle 12 di lunedì 27 gennaio, durante un intervento su un codice bianco.
“Sinceramente non ho ancora capito cosa abbia scatenato tutto questo – racconta Alessandro, l’autista dell’ambulanza -. Ero già in cabina di guida, pronto per partire, quando ho sentito le voci alzarsi all’interno del mezzo. Sono sceso per raggiungere il mio collega e provare a separarli, ma è stato tutto molto rapido. Io ho riportato solo una leggera escoriazione a una mano, ma Andrea è stato colpito forte al volto. Ha perso molto sangue dal naso e ora aspettiamo gli esiti degli esami al cranio. A volte mi chiedo se valga davvero la pena fare questo lavoro. Se succedono queste cose in pieno giorno, di notte diventa davvero angosciante”.
Le ragioni dell’aggressione non sono ancora chiare, ma secondo la Croce Rossa potrebbe trattarsi di una discussione nata dalla volontà dei pazienti di essere trasportati all’ospedale di Careggi, diverso da quello indicato dalla centrale operativa. La disputa è degenerata fino alla colluttazione, seguita dalla fuga dei due aggressori.
I soccorritori sono stati trasferiti all’ospedale Santa Maria Nuova per ricevere le prime cure. Andrea, il collega più grave, è in attesa di ulteriori accertamenti diagnostici.
“Questi episodi mettono a dura prova il nostro lavoro – commenta Federico Rosati, presidente della Croce Rossa di Firenze -. Il personale sanitario non può essere oggetto di violenze. I nostri volontari sono sempre più preoccupati, e molti hanno paura di prestare servizio in ambulanza. Coprire i turni notturni è diventato quasi impossibile”.
Solo due settimane fa, un altro equipaggio della Croce Rossa era stato minacciato con un coltello mentre cercava di soccorrere alcune persone coinvolte in una rissa. “La situazione sulle strade è sempre più difficile”, conclude Rosati.
