Non si può comprendere il magistero sociale della Chiesa, e in particolare quello di papa Francesco, senza ripercorrere la storia delle encicliche e dei documenti che, a partire dalla Rerum Novarum del 1891, hanno caratterizzato l’insegnamento dei pontefici fino ai giorni nostri.
La questione operaia, il confronto con il liberalismo e il socialismo, l’emergere del tema della pace, l’accettazione della democrazia come il sistema politico migliore anche dal punto di vista cattolico, la riflessione sui principi della solidarietà e della sussidiarietà: sono alcune delle tematiche che Guido Campanini, dirigente scolastico e docente di Morale sociale presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Parma-Fidenza-Piacenza – affronta nel suo libro “L’ingiustizia che m’accende il sangue, I primi cento anni del magistero sociale della Chiesa (1981-1991)“, edito da Ave.
Il saggio, anche ad uso didattico, propone una sintesi e una rilettura dell’insegnamento dei pontefici del secolo scorso, partendo dal dato fattuale che le vicende storiche hanno costretto anche la teologia e il magistero a confrontarsi con le “cose nuove”, nella consapevolezza che lo Spirito guida la Chiesa anche dove essa non credeva di arrivare.
L’autore, su iniziativa de Il Corriere Apuano, delle sezioni Uciim di Pontremoli e Aulla e dell’Azione Cattolica, presenterà il libro a Pontremoli sabato 7 dicembre alle ore 16 presso le sale del Seminario, intervistato dal professor Andreino Fabiani.