21 Novembre 2024, giovedì

L’ex cinema di Monzone lasciato allo sbando

In una estate che ha ormai superato il picco delle presenze turistiche, con ottimi risultati e bel tempo, molti che hanno attraversato il paese di Monzone (nel comune di Fivizzano) hanno sicuramente visto, davanti alla stazione ferroviaria, quello che rimane dell’ex cinema Ideal.

Della struttura ormai in rovina, diventata fatiscente, si parla da tempo in paese e sono in molti a chiedersi quale sarà il suo destino dato che sono decenni ormai che si propone come monumento non richiesto al passato che fu di un piccolo centro anche molto frequentato nella valle del Lucido, situato nel mezzo della via principale e proprio vicino alle nuove – quelle si, fortunatamente – scuole elementari e medie.

Come scrisse qualche mese fa il Corriere Apuano: “Durante una recente visita a Monzone, a fronte di una richiesta di informazioni, il sindaco Gianluigi Giannetti e gli amministratori presenti dichiararono che per il paese “erano state messe in campo non poche iniziative”, pronte, anche dal punto di vista burocratico, per essere avviate e realizzate”. Opere significative come il rifacimento di strade, sistemazione di un museo e la costruzione di un campo in erba sintetica, tutti lavori ampiamente documentati e inaugurati. E dell’ex cinema? Ancora niente.

“L’amministrazione Giannetti brilla per la politica degli annunci, ma, nei fatti, si dimostra incapace di tradurli in fatti concreti”, lo dicono a gran voce i responsabili comunali di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega.

“Per questa importante zona del Comune di Fivizzano si sono infatti sprecate le dichiarazioni d’intenti, ma anche qui le opere sono finite  in lista d’attesa e niente, o quasi, si è ancora visto fare”, aggiungono.

“L’Amministrazione targata PD e guidata da Gianluigi Giannetti, dopo quattro anni e ad uno dal voto, ci costringe a discutere la scarsa bontà delle sue iniziative: si pensi al bando di concorso datato 30 giugno 2022 per la riqualificazione dell’area urbana e del cinema di Monzone – sostengono Vittorio Marini (FI), Giuseppe Oddoni (FdI) e Gianfranco Colombani (Lega) -. In particolare gli abitanti di Monzone non tollerano più, a fianco alle loro case, un edificio fatiscente, rifugio di topi e scarafaggi al centro del Paese che, per storia e tradizioni, merita ogni possibile cura. Peraltro sono quattro anni circa che aspettiamo di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione riguardo il tipo di intervento: demolizione o ristrutturazione?”

Le opposizioni, sia di destra che di sinistra, hanno da tempo scelto di non sostenere una demolizione tout court della struttura che è rimasta comunque nell’immaginario collettivo una memoria storica delle generazioni passate e degli anni in cui il boom economico aveva benedetto anche questa parte di mondo.

“Dichiariamo la nostra convinta preferenza per il recupero strutturale del fabbricato da destinare a “sala polivalente” per tutte le necessità della popolazione. Siamo determinati a questa soluzione anche per rispetto e tutela di una testimonianza storica parte integrante della vita del Paese. 
Le forze politiche che fanno parte della coalizione del centrodestra inseriranno la riqualificazione dell’area urbana e del cinema di Monzone fra le loro priorità programmatiche”, evidenziano i 3 rappresentanti.

Poi, l’attacco finale: “Se si vuole davvero evitare lo spopolamento delle aree interne si devono attivare politiche di rigenerazione urbana: lo dovrebbe sapere bene Giannetti che, oltre alla carica di Sindaco, ricopre quella di Presidente dell’Unione dei Comuni Montana della Lunigiana con delega al turismo.
Il Sindaco probabilmente sta impegnando risorse fisiche e di tempo nel ricoprire questi importanti ruoli: non vorremmo però che lo facesse sottraendole al suo impegno di primo cittadino del comune di Fivizzano”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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