Ieri mattina il presidente del Comitato Nazionale Mab Unesco, Pier Luigi Petrillo, ha formalmente sottoscritto e trasmesso a Parigi le due nuove candidature italiane alla Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera Unesco: il “Monte Grappa” e l’allargamento della Riserva della Biosfera Appennino Tosco-Emiliano.
La MaB dell’Appennino Tosco-Emiliano, giĆ iscritta dall’Unesco nel 2015, con l’allargamento proposto, verrĆ estesa anche alla regione Liguria, coprirĆ quasi 500 mila ettari coinvolgendo 6 province (Modena, Parma, Reggio Emilia, Lucca, Massa-Carrara e La Spezia) e Comuni 80 (di cui 46 nuovi, compresi Reggio Emilia e Parma) e su un territorio montano-appenninico che segna la connessione geografica e climatica tra Europa continentale ed Europa mediterranea.
“L’estensione della Riserva Mab Appennino Tosco-Emiliano e la candidatura del Monte Grappa rappresentano un’ulteriore tappa nel percorso di valorizzazione del sistema delle aree protette nazionali”, ha commentato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Una riserva Mab ĆØ un luogo che l’Unesco considera un esempio di sostenibilitĆ per il mondo intero, un luogo in cui il rapporto tra uomo e natura si svolge in modo armonico.
“Le riserve di biosfera designate dall’Unesco come patrimoni di sostenibilitĆ si inseriscono pienamente nel progetto avviato lo scorso anno di trasformare i parchi in zone economiche ambientali (Zea) e forniscono a queste ultime un modello da seguire. Saranno, inoltre, i luoghi in cui sperimenteremo il programma che ho chiamato ‘caschi verdi per l’ambiente’, pienamente condiviso con la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, qualche giorno fa e che vedrĆ impegnati sul campo esperti ambientali provenienti da tutto il mondoĀ», ha proseguito il ministro Costa.
“Dopo la formalizzazione della candidatura, inizierĆ ora il negoziato internazionale che si concluderĆ tra un anno, quando sapremo se le nostre proposte saranno approvate dall’Unesco. Per parte mia l’impegno sarĆ massimo e sono sicuro che potrĆ² contare anche sui territori nella consapevolezza che un riconoscimento cosƬ prestigioso non ha colori politici ma rappresenta una grande opportunitĆ per l’intero Paese”, ha concluso il Ministro Costa.
L’Italia conta oggi 19 Riserve di biosfera giĆ iscritte dall’Unesco su un totale di 714 siti riconosciuti in 129 paesi. Il record per numero di riserve iscritte spetta alla Spagna che annovera 52 Riserve, seguita da Russia (47), Messico (42) e Cina (32).