Dalla sera del 1 aprile, non si hanno più notizie di un’imbarcazione partita dalla Libia con a bordo una cinquantina di migranti fra cui donne e bambini. Sparita dai radar, l’ultimo contatto risale alle ore 22 del 1 aprile, quando l’imbarcazione ha richiesto soccorso ad Alarm Phone, l’associazione che raccoglie e pubblica le comunicazioni di chi affronta la traversata del canale di Sicilia.
L’ong ha subito rilanciato l’allarme su Twitter. Dopo diverse ore di silenzio, la nave Alan Kurdi, dell’ong tedesca Sea eye, l’unica all’oggi attiva nel mediterraneo centrale, ha cominciato a scandagliare l’area in cui l’imbarcazione aveva registrato la sua ultima posizione gps comunicata dal barcone in avaria, al largo di Zwara in acque territoriali libiche.
Alarm Phone ha provato a contattare la guardia costiera libica per indicare le coordinate dell’imbarcazione, ma non ha ricevuto nessuna risposta. Nel pomeriggio di ieri la nostra guardia costiera ha comunicato di aver informato le autorità di Tripoli della segnalazione raccolta da Alarm Phone, da Tripoli si risponde che, in assenza di coordinate precise, non è stato disposto alcun intervento. Ancora del barcone disperso non si hanno notizie.
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Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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