Israele e Hamas hanno accettato la “prima fase” del suo piano per sospendere i combattimenti e rilasciare almeno alcuni ostaggi e prigionieri, ha dichiarato mercoledì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annunciando i contorni della più grande svolta da mesi nella guerra di due anni.
“Questo significa che TUTTI gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e che Israele ritirerà le proprie truppe su una linea concordata come primi passi verso una pace forte, duratura ed eterna”, ha scritto Trump sui social media. “Tutte le parti saranno trattate equamente!”.
Hamas rilascerà tutti i 20 ostaggi viventi nei prossimi giorni in cambio di prigionieri palestinesi, mentre l’esercito israeliano inizierà il ritiro dalla maggior parte di Gaza.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato sui social media: “Con l’aiuto di Dio li riporteremo tutti a casa”. Hamas ha dichiarato separatamente che l’accordo garantirà il ritiro delle truppe israeliane e consentirà l’ingresso di aiuti e lo scambio di ostaggi e prigionieri.
Da sapere:
- Hamas: il gruppo ha dichiarato in un comunicato che l’accordo è arrivato dopo “negoziati responsabili e seri” sulla proposta di Trump. Hamas ha invitato Trump e i mediatori a garantire che Israele attui tutte le disposizioni concordate senza ritardi o modifiche.
- Israele: Netanyahu ha dichiarato che giovedì riunirà il governo israeliano per approvare l’accordo. “Ringrazio di cuore il presidente Trump e la sua squadra per il loro impegno in questa sacra missione di liberare i nostri ostaggi”, ha dichiarato Netanyahu in un comunicato diffuso dal suo ufficio.
- Il futuro: non è stato immediatamente chiaro se le parti abbiano fatto progressi sulle questioni più spinose riguardanti il futuro del conflitto, tra cui la smilitarizzazione di Hamas, come richiesto da Trump, e l’eventuale governance del territorio devastato dalla guerra.