giovedì 12 Settembre 2024

Truffa del Rolex: fermati due uomini che avevano raggirato uno spezzino

Sono stati sottoposti a fermo, dopo aver raggirato uno spezzino, due truffatori seriali che agivano nel nord Italia. Si tratta di due uomini di 37 e 35 anni.

Gli agenti della Squadra Mobile di Bologna, dal mese di ottobre, stavano indagando su una serie di truffe consumate in Emilia Romagna e nelle regioni confinanti, che avvenivano tramite l’acquisto di orologi di valore. Un finto acquirente contattava sui siti di vendita online un venditore di orologi di valore, preferibilmente Rolex, pagando l’acquisto con assegno circolare. Quando il proprietario contattava la filiale che apparentemente aveva emesso il titolo, per verificarne la copertura, rispondeva al telefono un complice del truffatore il quale, attraverso la manomissione della centralina del telefono, intercettava la linea telefonica della banca, deviava la chiamata e rispondeva, simulando di essere l’addetto allo sportello bancario, confermando ovviamente la bontà del titolo.

Il venditore, rassicurato, presentava l’assegno alla propria banca per poi scoprire, solo dopo che il titolo di credito giungeva alla filiale che lo aveva emesso, che era completamente falso.
Si trattava di assegni riprodotti così bene, tanto da passare un primo controllo ed essere considerati apparentemente validi, fino a scoprirne la falsità soltanto dopo la trasmissione alla banca di origine. Il titolo di credito falso era sempre apparentemente emesso da una banca bolognese e l’intervento sulla centralina telefonica a cui è collegata la Banca avveniva in provincia di Bologna.

L’attività investigativa ha portato, in una prima fase delle indagini, all’arresto di due soggetti di origine napoletana colti, il 28 ottobre 2021 ad Altedo (BO), nell’atto di manomettere un armadio di derivazione delle linee telefoniche di una banca, che era già stata isolata. Le indagini, sulla base delle truffe ricostruite, ha permesso di accertare che l’attività illecita consumata in diverse regioni del nord Italia avesse, nel solo mese di ottobre, fruttato un profitto non inferiore a seicentomila euro.

L’arresto dei due individui ha impedito altre truffe fino al 23 novembre quando altri due personaggi, già sospettati per gli stessi reati, si sono recati a La Spezia, dove hanno esso a segno una truffa simile. In questa occasione la truffa si è svolta senza l’intervento sull’armadio di derivazione a cui fa capo la linea telefonica della banca emittente. In pratica i due, dopo aver incontrato la vittima in centro città, si erano fatti consegnare un Rolex modello Submariner, in cambio un assegno falso da tredicimila euro, che l’ignaro venditore aveva versato in banca.

Il personale della Squadra Mobile, informata sia la banca ricevente che l’uomo vittima del reato, lo ha invitato a recarsi presso la Questura di La Spezia dove per la denuncia. I due indagati, datisi alla fuga, dopo un lungo inseguimento sono stati fermati dagli equipaggi della Squadra Mobile e della Polizia Stradale nei pressi di Lucca e trovati in possesso del Rolex oggetto della truffa nonché di altri due orologi della stessa marca, sui quali sono in corso accertamenti, mentre l’assegno falso è stato sequestrato dalla Squadra Mobile della Spezia.
I due fermati, un trentasettenne incensurato e un trentacinquenne pregiudicato, entrambi napoletani, al termine dell’udienza di convalida, sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due volte al giorno.