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Tresana, un arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale

È stata una giornata movimentata quella di martedì scorso per i Carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Pontremoli. In tarda mattinata, alla centrale operativa della Compagnia erano arrivate diverse chiamate per segnalare la presenza di una persona molesta, in evidente stato di agitazione, che suonava ai campanelli delle abitazioni, importunava i passanti e si lanciava in direzione dei veicoli in transito, creando grave rischio per la propria e l’altrui incolumità.

L’immediato intervento di un equipaggio del Radiomobile di Pontremoli ha dato conferma di quanto segnalato dai passanti. I militari si sono trovati davanti un giovane, poi risultato essere un cittadino di nazionalità marocchina di 31 anni, incensurato e regolare sul territorio nazionale, che urlava frasi in lingua araba inginocchiato in mezzo alla strada.

I Carabinieri, visto lo stato di evidente alterazione psico-fisica, hanno tentato di calmarlo e, in effetti, in primo momento l’uomo sembrava collaborativo, ma dopo pochi minuti, in modo del tutto imprevedibile e senza un’apparente ragione, si è scagliato con mani e piedi sul veicolo militare danneggiandolo in più parti prima che i militari riuscissero a bloccarlo e a farlo salire sulla “gazzella” collocandolo nella cosiddetta “cella di contenimento”.

Ciononostante, il giovane, nel tragitto per Pontremoli, in preda ad un nuovo e repentino scatto d’ira, è riuscito con dei calci a rompere il finestrino dell’auto di servizio e una volta arrivato presso la Caserma di Pontremoli, ha alternato momenti di calma ad altri di forte agitazione, tanto che si è reso necessario l’intervento del medico del “118” che, dopo una prima visita, ha richiesto la collaborazione del personale del Centro di Igiene Mentale di Aulla che ha deciso di ricoverarlo presso il Reparto di psichiatria dell’ospedale NOA di Massa, dove è rimasto vigilato dai militari di Pontremoli, in stato d’arresto, fino all’udienza di convalida davanti al Giudice del Tribunale di Massa.

Il maghrebino dovrà rispondere, nel contradditorio tra le parti, dei reati di resistenza e violenza a PU nonchè danneggiamento aggravato del veicolo militare.

Ieri pomeriggio si è tenuta, presso il Tribunale di Massa, l’udienza di convalida nel corso della quale il Giudice, accolte le richieste del P.M., ha convalidato l’arresto e contestualmente disposto per l’interessato il divieto di ritorno nella Provincia di Massa Carrara.

Redazione
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