Alle prime ore del mattino del 14.01.2023 è finita la fuga del trafficante dominicano Mota Paulino Raulin Manuel soprannominato il “Flaco”, tratto in arresto nella Repubblica Dominicana. L’arresto del latitante, ricercato dalla Procura della Spezia, è arrivato attraverso il coordinamento investigativo tra il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, la D.C.S.A. e militari del Nucleo Investigativo Carabinieri della Spezia (i quali erano riusciti a localizzarlo nel Comune di Fantino provincia di Sánchez Ramírez presso l’abitazione di alcuni familiari) con la “Policìa Nacional” di Santo Domingo che ha eseguito il mandato di cattura internazionale.
La mattina del 17 febbraio 2022 avvenne il ritrovamento da parte di un escursionista, a passeggio con i suoi due cani, dei resti umani in un bosco ai piedi del monte Parodi, in località Marinasco, sul confine tra La Spezia e il comune di Riccò del Golfo. Dopo lunghe ricognizioni, nei giorni seguenti la Squadra Mobile della Spezia individuò nella stessa area due ovuli di cocaina, oltre ad altri frammenti di ossa.
I militari del Nucleo Investigativo associarono sin da subito l’evento alla “Comunità Dominicana” e nello specifico ad un corriere della droga che avrebbe trasportato alla Spezia una partita di droga utilizzato la tecnica conosciuta come “Body Packing”. In merito i militari erano venuti a conoscenza informalmente che:
Il successivo interrogatorio degli arrestati e l’escussione a sommarie informazioni di diversi testimoni hanno consentito agli organi inquirenti di raccogliere ulteriori elementi per ricostruire la vicenda del “corriere” della droga identificato come Sanchez Ramon Antonio, nato in Venezuela il 31.01.1952 e per individuare l’affittacamere dove inizialmente avrebbe alloggiato, il luogo in cui sarebbe morto e dettagli sulle modalità adottate per spostare il cadavere.
Si tratta di una triste storia che parte da molto lontano, da un paese del Sudamerica dove il bisognoso corriere, sarebbe stato reclutato da trafficanti locali e per necessità si sarebbe prestato ad ingerire ovuli di cocaina che in seguito gli avrebbero cagionato la morte. Ancor più drammatico è pensare che, l’anziano uomo trovandosi in difficolta, per la difficile evacuazione degli ovuli non sarebbe stato soccorso somministrandogli solo dei lassativi. Il cadavere di quel corriere però era ancora utile al “sodalizio criminale”, poiché celava dentro il prezioso carico che doveva essere recuperato dalle cavita dello stomaco e dell’intestino. All’interno del bosco, il corpo sarebbe stato sezionato lasciando che i suoi resti venissero in seguito dilaniati dagli animali selvatici per cancellare ogni traccia di lui. Gli indagati, in seguito, senza alcun scrupolo, avrebbero piazzato sul mercato della provincia la cocaina garantendo a tutti i livelli facili e cospicui guadagni ed in parte destinati a finanziare l’arrivo in Italia di altri corrieri secondo un sistema collaudato e funzionale.
Nei giorni seguenti al rinvenimento dei resti umani sul monte Parodi, Mota Paulino Raulin Manuel temendo ragionevolmente conseguenze si allontanò dalla Spezia, fuggendo in Spagna e precisamente a Barcellona presso l’abitazione del fratello, senza far più ritorno in Italia, motivo per il quale il GIP del Tribunale della Spezia su richiesta degli organi inquirenti emise un Mandato di Arresto Europeo. All’inizio dell’aprile 2023 il latitante avrebbe lasciato la Spagna trasferendosi in un altro paese europeo, sfuggendo così all’arresto da parte della “Guardia Civil” spagnola. Il dominicano infatti venuto a conoscenza dell’arresto dei suoi complici in Italia e del provvedimento di cattura a suo carico, si sarebbe attivato nel reperire un passaporto falso, con il quale avrebbe acquistato un biglietto aereo, riuscendo così a raggiungere la Repubblica Dominicana.
Considerato che: