Il gesto è di quelli che sconcertano e che non può passare assolutamente sotto silenzio per la vice presidente ed assessore alla cultura della Regione Toscana. “La notizia della svastica disegnata davanti alla casa di una famiglia ebrea di Firenze, nel quartiere di Campo di Marte, è un segnale assolutamente da non sottovalutare – dice -: l’ennesimo di rigurgiti di un antisemitismo che si manifesta in un modo sempre più spudorato e a cui dobbiamo reagire”.
La svastica era comparsa mercoledì e denunciata ieri. “Un gesto vergognoso e vile” commenta Barni, che ricorda l’attenzione sul tema dedicato dalla Regione. “Certi segnali non vanno sottovalutati – spiega – Dobbiamo avere il coraggio di guardarci dentro, di capire cosa sta succedendo nella società, e di rispondere con la conoscenza e la verità storica. Per questo abbiamo dati vita ad un osservatorio sui neofascismi, abbiamo organizzato incontri di studio e di analisi sui linguaggi d’odio in rete, ne abbiamo parlato con i ragazzi: anche con quelli che ogni due anni portiamo col treno della Memoria ad Auschwitz”. La Regione Regione ha incaricato infatti le università toscane, assieme all’Istituto storico per la Resistenza e all’Istituto Sangalli, di analizzare il fenomeno dei nuovi razzismi e della radicalizzazione dell’intolleranza.
Ne è emersa un’indagine già molto ampia, che ha provato ad indagare ad esempio l’atteggiamento di diciottenni e diciannovenni verso gli altri, ha analizzato le parole d’odio, ha mappato i fenomeni di discriminazione che appaiono in crescita, nella vita reale e sul web.