lunedì 23 Dicembre 2024

TFR in azienda o fondo pensione, cosa scegliere per una pensione più alta

Quando si parla di pensione si tocca un argomento abbastanza complesso, soprattutto al giorno d’oggi. Se ne discute molto e le divisioni politiche su questo grande tema sono talvolta nette e contrastanti tra loro. 

Quello che è certo, però, è che la pensione integrativa si rende sempre più indispensabile a fronte di una pensione INPS che per molti rischia di diventare sempre più ridotta. Quali sono le scelte da fare per cercare di aumentare la pensione e garantirsi una vecchiaia dignitosa?

L’argomento è molto interessante e, come spesso accade in questi casi, avere le idee chiare aiuta a compiere delle scelte ponderate e in linea con le proprie esigenze. 

Anche i dipendenti dovrebbero pensare a questo aspetto e in particolare dovrebbero scegliere se lasciare il TFR in azienda o destinarlo a un fondo pensione. Sono queste le possibilità che si hanno ed è opportuno capire i vantaggi di una scelta e dell’altra.

Iniziamo con il dire che il TFR è il Trattamento di Fine Rapporto. Si tratta di una somma che viene accantonata durante gli anni di servizio e che viene riconosciuta al lavoratore nel momento in cui cessa il rapporto con l’azienda. Si tratta della cosiddetta liquidazione buonuscita e quello che è importante è scegliere come destinarla. 

Per approfondire l’argomento riprendiamo e rimandiamo alla lettura della guida di Affari Miei, che spiega e consiglia dove destinare il TFR, così da avere il quadro più completo possibile. 

A grandi linee possiamo dire che dal 2005 il lavoratore ha davanti a sé due scelte. 

La prima è quella di lasciare il TFR in azienda. Si tratta di una scelta volontaria e non obbligatoria e questo significa che la decisione spetta solo al destinatario della somma accantonata. 

Nello specifico, l’obbligo è decaduto con il D. Lgs 252/2005 che ha permesso al lavoratore di effettuare una libera scelta. L’ alternativa? Destinare il TFR a un fondo pensione, che può essere aperto o chiuso.

La decisione deve essere presa entro 6 mesi. Se ciò non avviene il TFR verrà versato in un fondo pensione. Se la scelta del lavoratore è differente è necessario che questo faccia sentire la sua voce prima della scadenza dei termini. 

La scelta può essere fatta sulla base di diversi fattori e la tassazione è uno di questi.

Se si decide di lasciare il TFR in azienda questo viene rivalutato ogni anno di 1.5% a cui si deve aggiungere il 75% del tasso di inflazione. Inoltre la somma è soggetta al regime IRPEF e, quindi, ci si dovrà rifare alla tassazione dell’ultimo stipendio. Questa va dal 23% al 43%.  

La tassazione di un fondo pensione è, invece, inferiore ed è del 15% circa e diminuisce con il tempo di permanenza nel fondo stesso. 

Naturalmente non esiste la scelta perfetta per tutti. Quello che si consiglia a un giovane che ha la possibilità di muoversi sul mercato del lavoro è il fondo pensione, mentre per altre tipologie di lavoratori potrebbe essere più conveniente lasciare il TFR in azienda. Solo una corretta informazione porta alla scelta giusta. 

Redazione
Redazione
Desk della redazione, con questo account pubblichiamo comunicati stampa, eventi e notizie di carattere regionale e nazionale

Ultime Notizie

Altri articoli