Si è concluso ieri il tavolo istituzionale convocato al Mise per discutere della vertenza Sanac e della delicata vicenda di Arcelor Mittal. Presenti alla riunione la sottosegretaria al Mise Alessandra Todde, il vice Capo di Gabinetto del Ministro Ing. Giorgio Girgis Sorial, i vertici dell’amministrazione straordinaria di Nuova Sanac, il sindaco di Massa Francesco Persiani, rappresentanti della Regione Toscana e Regione Sardegna oltre alle organizzazioni sindacali e Rsu dei quattro stabilimenti.
Punto focale della vertenza sarà il prossimo 20 dicembre, data di proroga dell’offerta d’acquisto da parte di Arcelor Mittal, ma sul piatto del Ministero sono state messe varie proposte e la rassicurazione da parte dell’amministrazione straordinaria di Nuova Sanac per il futuro degli operai. L’ipotesi è quella di rivalutare le offerte arrivate con la precedente gara da parte di diverse aziende, verificarne la validità ed eventualmente procedere con una nuova gara e, quindi, acquisizione. Nel frattempo, i vertici Sanac hanno firmato oggi il decreto per l’avvio della Cigs, che arriverà ad un massimo del 70% dello stipendio, che partirà dal 15 novembre per i lavoratori dello stabilimento di Gattinara e dal 1 dicembre per gli altri tre. Fino a fine anno sarà utilizzato un metodo di turnazione per una ventina di operai in ogni stabilimento, poi riguarderà tutti i lavoratori per un totale di dodici mesi, tempo utile a mettere in pratica le proposte avanzate.
Proprio su questo aspetto, il sindaco Persiani ha chiesto al tavolo e al Governo di non guardare troppo al futuro, ma concentrarsi sul presente e al fatto che Arcelor Mittal non ha dichiarato apertamente di voler abbandonare il percorso Sanac. “Ho ringraziato la sottosegretaria Todde per essere venuta a Massa nei giorni scorsi e a lei e al Governo ho chiesto di continuare con forza a difendere sia i nostri territori sia a far valere il peso politico dell’Italia in Europa e nel mondo; non dobbiamo dimenticare che siamo il secondo produttore siderurgico europeo e il settimo paese più industrializzato al mondo. L’Italia deve far valere il proprio peso nei confronti delle multinazionali chiedendo in maniera ferma e determinata il rispetto delle regole e degli accordi. Arcelor Mittal ha assunto un impegno ben preciso e, ad oggi, non sussistono ragioni per recedere il contratto con Sanac come nel caso della ex Ilva”.
E’ importante, inoltre, che ogni qualvolta si parli con Arcelor Mittal, o più in generale della situazione della , si faccia sempre un collegamento diretto ed esplicito alla vertenza Sanac, che ne è profondamente collegata. Non dobbiamo arrenderci e come amministrazione continueremo ad essere in prima linea per difendere il livello occupazionale dello stabilimento apuano”.
Una tutela dei livelli occupazionali – a Massa sono impiegati oltre cento lavoratori – è stata chiesta fortemente dalle organizzazioni sindacali che hanno ribadito l’importanza del settore a livello nazionale e il legame, stretto quanto delicato, con l’azienda di Taranto.
L’incontro si è chiuso con l’intervento della sottosegretaria Todde che, dopo Massa, ha annunciato la visita anche in Sardegna; da parte sua l’invito ai rappresentanti Sanac spa a mantenere alto il livello produttivo e trovare nuove commesse mantenendo appetibile la società per eventuali nuovi acquirenti.