Capire che cosa è, come funziona ed in quale settore può operare una filtropressa, quali cicli di trasformazione sono necessari per separare gli inerti, la sabbia e la ghiaia per un loro riutilizzo, con quali macchinari si possono lavare e riciclare terreni oggetto di uno scavo minerario e come si realizza un ciclo produttivo per realizzare macchine dedicate a questo settore che vengono vendute in tutto il mondo: è stato questo lo scopo della visita, avvenuta in data 6 dicembre scorso, di un totale di 35 studenti e studentesse – assieme a 3 insegnanti – di tre classi Quinte dell’Istituto Pacinotti Belmesseri (dedicate agli indirizzi di Manutenzione ed assistenza tecnica, Sistemi Informativi aziendali e Relazioni internazionali per il Marketing), all’interno degli spazi produttivi di Mulazzo dello stabilimento Matec Industries, stabilimento recentemente aperto dall’azienda di origine massese ma che oggi conta oltre 4.000 installazioni dei propri macchinari in tutto il mondo, oltre 240 dipendenti ed una diffusione, in tutti i continenti, dei propri stabilimenti e delle proprie rappresentanze.
Ad accogliere gli ospiti per “Matec Industruies”, il Sindaco di Mulazzo, Claudio Novoa e tutto lo staff della società presente a Mulazzo e, in particolare, Alessandro Fenili, Marketing & Communication Manager del Gruppo, unitamente a Norberto Petriccioli, amministratore unico del Consorzio Z.I.A., partner del progetto “Entriamo in azienda 2024!”, sviluppato assieme all’Amministrazione Provinciale di Massa-Carrara.
La visita è iniziata presso gli uffici del “Matec Produciton Hub” di Mulazzo dove, in questa prima fase di incontro, è stata, quindi, illustrata ai partecipanti la “mission produttiva” di “Matec” in Italia e nel mondo, quindi ed in primis, la forte attenzione e l’impegno verso le tematiche ESG e la “Sostenibilità”, quale impegno etico, ma anche quale primaria opportunità di business e che genera valore in tutte le fasi di creazione del prodotto e nella sua manutenzione, la formazione continua dei propri dipendenti, affinché ogni membro del “Team Matec” abbia gli strumenti tecnici e professionali per affrontare le sfide del futuro e l’offerta ai giovani di opportunità, di crescita professionale e di lavoro in un contesto assolutamente internazionale.
In questa prima sessione sono, quindi, stati affrontati i temi inerenti la storia del “Gruppo Matec”, il settore produttivo e l’organizzazione dello stesso gruppo, nonché, naturalmente i principali macchinari che vengono prodotti anche a Mulazzo e che vengono venduti in tutto il mondo – tra essi, sempre in una prospettiva di sostenibilità ambientale, giova ricordare, come alcuni dei sistemi di filtrazione avanzata realizzati da “Matec” consentono il recupero di oltre il 95% delle acque utilizzate in un ciclo produttivo – tutto quanto sempre all’interno di una “visione” di approccio “orientato” all’ingresso nel mondo del lavoro, per gli studenti che hanno partecipato alla visita.
Una particolare attenzione è stata, quindi, rivolta alle nuove tecnologie di realtà simulata, che, anche grazie all’utilizzo di un particolare visore, hanno consentito agli studenti ed alle studentesse presenti di “entrare” – seppur virtualmente – all’interno di un processo produttivo e di riutilizzo delle terre scavate e per come lo stesso viene realizzato tramite un macchinario prodotto dal “Gruppo Matec”.
La visita è, quindi, proseguita, dopo la consegna dei necessari DPI a tutti i partecipanti, all’interno del sito produttivo di Mulazzo dotato di un capannone di oltre 12.000 mq. consentendo agli studenti presenti di apprendere, dal vivo, quali sono i reali processi di lavoro che ogni dipendente è chiamato a svolgere nel sito di Mulazzo e quali macchinari vengano prodotti nello stesso sito.
Una particolare attenzione è stata, infine, posta ai processi di costruzione delle filtropresse a piastre denominate “MEGALITH” e “TWIN FRECCIAROSSA” due veri e propri “must” nel mondo delle filtropresse, sia per dimensioni dei macchinari, sia per capacità filtrante (“MEGALITH” permette di ottenere, da fanghi reflui, un panetto asciutto con un basso contenuto di umidità residua fino al 10% e di restituire fino al 98% di acqua pulita riutilizzabile, mentre la nuovissima “TWIN FRECCIAROSSA”, a parità di ingombro delle altre filtro presse e grazie all’ottimizzazione della superficie occupata, risulta più produttiva in termini di tempi di funzionamento e quantità dei fanghi da trattare, oltre che più economica in termini di strutture di supporto).
Alessandro Fenili, Marketing & Communication Manager di Matec Industries, ha espresso grande soddisfazione per l’evento: ‘Ringraziamo la Provincia e il Consorzio Z.I.A. per averci offerto questa straordinaria opportunità di aprire le porte dei nostri stabilimenti a tanti giovani talentuosi. Speriamo che alcuni di loro possano, in futuro, scegliere di far parte della nostra squadra. È stato stimolante confrontarsi con una generazione piena di sogni e ambizioni, che ci auguriamo possa trarre da questa esperienza lo slancio necessario per credere nel proprio futuro e in quello dell’industria. Un’industria sostenibile, che rispetti il nostro pianeta e guardi con responsabilità alle sfide di domani.'”